Ha cercato di ostacolare l’attività investigativa che i carabinieri di Fabbrico stavano conducendo riguardo un 43enne reggiano, le cui risultanze avevano rivelato che aveva ceduto stupefacente anche a un 47enne di Fabbrico. Quest’ultimo, convocato in caserma quale persona informata sui fatti al fine di essere sentito sulle cessioni di droga a suo favore, ha fornito dichiarazioni ritenute tese a eludere le indagini dei carabinieri. Nei guai, oltre al 42enne già indagato per spaccio di stupefacenti, è finito anche quello che i carabinieri ritengono essere stato un suo cliente, identificato appunto in un 47enne di Fabbrico. Per tali motivi quest’ultimo è stato ora denunciato dai carabinieri per il reato di favoreggiamento.

Nonostante il contenuto inequivocabile dei messaggi audio reperiti sul applicativo WhatsApp dello smartphone sequestrato al 42enne denunciato per spaccio, il 47enne ha fornito giustificazioni ritenute non credibili. Così’ il messaggio “Ascolta la carne per il brodo sta finendo se vuoi te ne tengo un pezzo dimmelo perché se no c’è anche altra gente. Il fatto è che dopo per una settimana sono senza quindi vedi tu”.  Messaggio ricondotto dai carabinieri alla cessione di hascisc che il 47enne ha invece ribadito si riferisse effettivamente a della carne. Oppure un altro messaggio “Marrone no. Verde ok”. Per i carabinieri rispettivamente hashish e marijuana per il 47enne si trattava invece di carne (precisando che l’aggettivo verde si riferiva al polpettone con gli spinaci). Giustificazioni ritenute elusive e non aderenti alla realtà dei fatti, che unitamente ad altri elementi acquisiti dai carabinieri di Fabbrico hanno visto i militari interrompere la verbalizzazione e indagare per favoreggiamento personale il 47enne. All’uomo i militari hanno anche provveduto al sequestro del cellulare per la successiva analisi in relazione all’ipotesi di reato a lui contestata.