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Il Consiglio comunale ha approvato – con 28 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è, M5S, De Lucia del Gruppo misto, Lega Salvini premier, Alleanza civica) e 2 astenuti (Forza Italia, Panarari del Gruppo misto) – l’adesione del Comune di Reggio Emilia al “Patto dei sindaci per il Clima e l’Energia”, rafforzando l’impegno sui temi della mitigazione climatica e della sostenibilità ambientale. Il Patto, lanciato dalla Commissione europea nel 2015 e che aggiorna il precedente Patto firmato nel 2008, coinvolge in un’unica rete realtà locali italiane ed europee con l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica di almeno il 40 per cento entro il 2030 e di adottare un approccio integrato per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

“L’adesione al Patto dei sindaci – dice l’assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini – rappresenta un passaggio molto significativo, che conferma l’impegno preso da Reggio Emilia nel 2008 nonché le politiche messe in atto sul territorio per contrastare il cambiamento climatico, continuando a lavorare in rete con altre Amministrazioni locali italiane ed europee. Questo atto rafforza l’azione amministrativa nell’ambito della sostenibilità e rilancia ulteriormente gli obiettivi che ci siamo già dati e che stiamo perseguendo sia con le misure e le azioni previste nella Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici per Reggio Emilia, sia all’interno del nuovo Piano urbanistico generale”.

Una volta aderito al Patto, il passaggio successivo per tradurre in azioni l’impegno previsto nel Patto dei sindaci è – entro un periodo di due anni – la redazione e l’adozione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc), nel quale sono definiti i tempi e le modalità utilizzate per il raggiungimento della riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030.

Rientra in questa fase una valutazione della situazione (principali fonti di emissioni e loro rispettivi potenziali di riduzione, principali rischi climatici e vulnerabilità, sfide attuali e future ad essi correlate), nonché l’individuazione delle priorità in termini di mitigazione e adattamento, e sui primi successi, rafforzando la partecipazione a livello comunitario e mobilitando risorse e capacità adeguate per intraprendere le azioni necessarie.

Per valutare i progressi compiuti nel raggiungimento dei propri obiettivi, il Comune di Reggio Emilia dovrà presentare una relazione di monitoraggio ogni due anni, dopo l’adozione del Piano d’azione. Ogni quattro anni, l’inventario delle emissioni viene aggiornato per verificare i progressi legati alla mitigazione delle emissioni e del consumo di energia.

 

UN PATTO VOLONTARIO CON OLTRE 7.000 ADERENTI – Il Patto dei sindaci per il Clima e l’Energia dell’Unione europea riunisce migliaia di governi locali impegnati, su base volontaria, a implementare gli obiettivi comunitari su clima ed energia. L’iniziativa, lanciata con l’ambizione di riunire i governi locali impegnati su base volontaria a raggiungere e superare gli obiettivi comunitari su clima ed energia, riprende gli impegni stabiliti nel Patto del 2008 affiancandoli agli obiettivi promossi dalla Commissione europea nel 2014 con il Mayors Adapt che, sulla base degli stessi principi del Patto dei sindaci, si concentrava sull’adattamento al cambiamento climatico, impegnando le amministrazioni a definire una loro Strategia di adattamento.

Il Patto dei sindaci definisce quindi un quadro d’azione che aiuta le autorità locali a tradurre in pratica le loro ambizioni in materia di mitigazione e adattamento, tenendo presente le diversità dei territori: ad oggi vi aderiscono oltre 7.000 enti locali e regionali in 57 Paesi nel mondo.