Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Locale dell’Unione Terre di Castelli è intervenuta a Castelnuovo Rangone, su segnalazione di un cittadino relativa a un autocarro che stava intralciando la circolazione nei pressi di un supermercato. Sul posto la pattuglia ha individuato un autoarticolato di una ditta di autotrasporto bolognese parcheggiato in malo modo. Il controllo, oltre a portare all’accertamento del divieto di sosta, è proseguito perché il conducente, F.A. 52 anni, residente a Bologna, si è dimostrato particolarmente nervoso.

Ad insospettire gli agenti intervenuti ha contribuito il tappo del serbatoio del liquido AdBlue completamente bloccato da incrostazioni che tradiva un mancato utilizzo da molto tempo. Oltre a ciò, battendo sul serbatoio lo stesso emetteva il classico rumore sordo di un contenitore vuoto a dispetto dell’indicatore presente sul cruscotto che lo segnava completamente pieno.
“Il liquido AdBlue, nei motori a gasolio è un elemento indispensabile per l’abbattimento delle emissioni nocive dei gas di scarico – spiega Pierpaolo Marullo, Comandante del Corpo di polizia locale Unione Terre di Castelli – La sostanza è iniettata nel sistema di scarico per pulire i gas che ne fuoriescono, scomponendo le emissioni di ossido di azoto (pericoloso per l’ambiente) in vapore acqueo e gas di azoto non nocivo (sistema SCR: Selective Catalytic Reduction). Il suo nome ufficiale è AUS32, soluzione acquosa di urea al 32.5%, con il 67.5% di acqua demineralizzata”.

Quindi, è grazie all’AdBlue che un veicolo come quello controllato riesce ad essere omologato come classe ambientale Euro5. Sospettando una manomissione, gli agenti hanno accompagnato l’autoarticolato in una officina specializzata per le verifiche del caso.
Il controllo ha accertato una alterazione dell’impianto SCR di trasformazione, tramite un dispositivo elettronico chiamato “emulatore”,  grande poco più di un pacchetto di sigarette reperibile sul mercato ad un prezzo irrisorio. L’emulatore, con il suo software, è in grado di ingannare le centraline del veicolo facendogli credere che il sistema SCR è perfettamente funzionante. In caso contrario le centraline dell’autocarro vanno in stato di protezione tagliando drasticamente la potenza del motore per impedirgli di inquinare.

Il veicolo controllato, omologato Euro 5, in realtà inquinava con i gas di scarico come un Euro zero, ma godeva di tutti i vantaggi fiscali della classe Euro 5.
Sono così scaturite le sanzioni previste, oltre a quella accessoria del ritiro della carta di circolazione dell’autocarro inquinante, che non potrà circolare fino al superamento del controllo completo di visita e prova del veicolo presso la Motorizzazione civile, condizione indispensabile per la restituzione della carta di circolazione.