È stata inaugurata oggi la Ciclovia del Sole sull’ex ferrovia Bologna-Verona da Mirandola (Tramuschio) a Sala Bolognese (Osteria Nuova): 46 km realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna con un costo di 5 milioni di euro, grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente, alla disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che ha concesso l’uso del tracciato e all’impegno dei territori nelle loro componenti istituzionali e associative.

Grazie all’apertura di questo nuovo tratto la Ciclovia del Sole, che fa parte del grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo7 Capo Nord-Malta, sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna mentre sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze (4,5 milioni di euro per la connessione Sala Bolognese-Bologna, 4,5 milioni di euro per la Casalecchio-Marzabotto e 2,5 milioni per la Marzabotto-Silla, oltre ai 7 milioni di euro per il tratto toscano).

Alla cerimonia di inaugurazione – senza pubblico e nel rispetto delle restrizioni anti-Covid – hanno partecipato il sindaco metropolitano Virginio Merola, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il presidente di Apt Emilia-Romagna e CT della nazionale di ciclismo italiana Davide Cassani e (in collegamento da Roma) il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e l’amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani.

Erano inoltre presenti numerosi ospiti tra cui: il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, i consiglieri delegati della Città metropolitana Marco Monesi e Massimo Gnudi, gli assessori regionali Andrea Corsini e Irene Priolo, i sindaci dei Comuni attraversati dalla Ciclovia, il presidente di Bologna Welcome Giovanni Trombetti, la presidente di Fiab Bologna Antonella Tampellini.

Durante la diretta dell’evento, trasmessa su numerosi canali social, siti web e tv, la giornalista Sabrina Orlandi ha dialogato con le istituzioni, con Cassani e il giornalista Mario Calabresi e sono arrivati anche i video messaggi dei sindaci di Firenze (Dario Nardella) e di Verona (Federico Sboarina), della CEO di European Cyclists’​ Federation Jill Warren, di Paolo Pileri, ideatore e responsabile della Ciclovia Vento Venezia-Torino Eurovelo 8 e di  Antonio Dalla Venezia (Presidente Comitato tecnico scientifico Bicitalia, FIAB).

Il taglio del nastro è avvenuto lungo la Ciclovia all’ex stazione ferroviaria della Bolognina di Crevalcore, un luogo particolarmente carico di significati perché a pochi passi da lì, nel gennaio 2005, avvenne il tragico incidente ferroviario con 17 vittime e 80 feriti. Da allora l’esigenza di raddoppiare i binari, affiancata a un potenziamento tecnologico che ne ha innalzato la sicurezza a standard di eccellenza europei – ha liberato 36 km della vecchia linea Bologna-Verona su cui ora corre la Ciclovia del Sole.

Contestualmente all’inaugurazione sono stati inoltre presentati sito web (www.cicloviadelsole.it), logo (in allegato), cartellonistica e immagine coordinata della Ciclovia (prodotti da Città metropolitana in collaborazione con l’Agenzia Jack Blutharsky- Socialtrick) che – in accordo con le 4 Regioni coinvolte – verranno adottati per la comunicazione e la promozione di tutto tracciato Verona-Bologna-Firenze.

Alla scoperta della Ciclovia Mirandola-Sala Bolognese sull’ex ferrovia

Nel tratto aperto oggi da Mirandola (Tramuschio) a Sala Bolognese (Osteria Nuova) sull’ex ferrovia Bologna-Verona sono presenti 5 piazzole di sosta dotate di illuminazione, wi-fi, carica cellulare e e-bike, kit di riparazione, rastrelliere, acqua, tavoli e cestini. E presto sarà installato su ognuna l’impianto fotovoltaico.

Lungo il tracciato sono stati riqualificati i ponti ferroviari di attraversamento dei principali corsi d’acqua (Lavino, Ghironda, Samoggia e Panaro) e altri manufatti per corsi d’acqua minori o per attraversamenti di viabilità private e locali.

L’interconnessione con la viabilità locale esistente è realizzata con 28 connessioni per rendere estremamente fruibile e permeabile il percorso anche dall’utenza locale per gli spostamenti casa/lavoro e casa/scuola.

Oltre alla segnaletica prevista dal Codice della Strada è stata apposta ulteriore segnaletica specifica per meglio caratterizzare e rendere identificabile il tracciato. La Progettazione e la Direzione Lavori è stata fatta interamente dalla struttura tecnica della Città metropolitana Viabilità e Pianificazione. (ulteriori dettagli tecnici nella scheda allegata a cura di Valli Zabban).

A San Giovanni in Persiceto inoltre aprirà presto i battenti uno dei primi Bed&Bike dell’Emilia Romagna con possibilità di sosta e pernottamento per ciclisti e annessa attività di riparazione/deposito bici. Il nuovo edificio, si trova a fianco della Stazione Ferroviaria, nell’area recentemente riqualificata con il progetto di Città metropolitana e Comune nell’ambito del Bando Periferie, ed offrirà servizi di bike room (4 camere da 3 posti letto ciascuna, tutte dotate di servizi igienici più 1 bagno per disabili) con attrezzi a disposizione o un meccanico su richiesta. L’edificio ospiterà inoltre una reception, l’area cucina e quella per il lavaggio e la lubrificazione. In questi giorni sono in corso le ultime fasi di collaudo a cui seguirà l’affidamento della gestione tramite bando. Fra i servizi offerti si sta valutando la possibilità di attivare servizi di Bike shuttle e trasporto bagagli, offerta di lunch box e noleggio bici.

Lungo il percorso sono inoltre presenti 22 totem turistici che raccontano le eccellenze artistiche e culturali dei territori attraversati: 50 km di pianura e di purissimo distillato di Emilia. Un percorso ciclabile facile e leggero che attraversa 8 comuni (3 in provincia di Modena e 5 in città metropolitana di Bologna).

Si parte da Mirandola (Mo), città dalla pianta ottagonale testimonianza della sua originaria fortezza rinascimentale (ma il centro è molto più antico) nota per il celebre Pico della Mirandola filosofo dalla memoria prodigiosa. Dopo 10 km si incontra San Felice sul Panaro (Mo) ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa tra architetture tardo medievali, palazzi signorili e ville suburbane di inizio Novecento, ricco di parchi pubblici e giardini privati. Altri 4,5 km per arrivare a Camposanto (Mo) con le splendide residenze padronali del XVIII secolo che si affacciano sulla riva sinistra del fiume Panaro che separa le province di Modena e Bologna. La stazione ferroviaria è curiosamente posizionata sopra il ponte che attraversa il fiume e lì si possono ammirare oltre 20 murales, realizzati negli ultimi anni: un vero e proprio museo a cielo aperto. Dopo 7,5 km si arriva poi in territorio bolognese a Crevalcore con il bel centro storico porticato, chiuso tra due porte e il Teatro Comunale (ora inagibile dopo il terremoto del 2012) che dal 1881 conserva ancora al suo interno il sipario originale, realizzato da Raffaele Faccioli. Con una piccola deviazione si può visitare anche Sant’Agata Bolognese: insediamento tipico della Bassa emiliana fondata nel 1189 sotto l’imperatore Federico Barbarossa, dove poter ammirare il teatro storico intitolato a Ferdinando Bibiena e la Piazzetta Ferruccio Lamborghini. A 9 km da Crevalcore c’è San Giovanni in Persiceto con l’alta torre civica, la chiesa di Sant’Apollinare e il Complesso conventuale di San Francesco, il Teatro Comunale costruito nel 1795; patria dell’“Africanetto”, gustoso biscotto all’uovo e del Carnevale storico, uno dei più antichi d’Italia. Il tracciato sull’ex ferrovia tocca anche il territorio di Anzola con il museo che raccoglie i resti di un villaggio dell’età del bronzo tipico dell’Emilia centro-occidentale e le antiche pievi medievali (la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la Torre di Re Enzo), prima di arrivare infine a Sala Bolognese (a 9 km da Persiceto) dove fare un suggestivo giro tra i maceri circondati da olmi e salici bianchi sulle sponde dei fiumi Samoggia, Lavino e Reno, e l’affascinante reticolo di canali e infrastrutture idrauliche del Consorzio della Bonifica Renana. Da lì il collegamento provvisorio di circa 18 km con il centro di Bologna.

Gli interventi di riqualificazione previsti nei prossimi anni e il collegamento con Bologna

Grazie all’apertura di questo tratto la Ciclovia del Sole sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna. Per quel che riguarda il lato nord (Mirandola-Verona) alcuni piccoli tratti di collegamento saranno completati o riqualificati nei prossimi anni e fino ad allora sarà comunque garantita la continuità del percorso utilizzando per alcuni chilometri strade a bassa percorrenza.

Così come per il collegamento tra Osteria Nuova (Sala bolognese) e Bologna il cui tragitto provvisorio è stato realizzato in questi giorni con cartelli e pittogrammi, su corsie ciclabili inserite direttamente in carreggiata su strade a bassa percorrenza e interventi per la moderazione della velocità a tutela dell’utenza lenta. Il tragitto provvisorio da Osteria Nuova (Via Gramsci-Via Ferrovia) arriva a Sacerno (Via Sacernia), poi alla stazione FS di Lavino di Mezzo fino a raggiungere la Via Emilia Ponente, dove si raccorderà con le ciclabili emergenziali recentemente realizzate dal Comune di Bologna, permettendo così ai cicloturisti di raggiungere il centro del capoluogo principalmente su connessioni ciclabili esistenti: dalla località La Pioppa si attraverserà il quartiere di Borgo Panigale lungo gli assi di via Martin Luther King, Pasteur, Nani e Sciesa, per poi scendere a sud della via Emilia, in direzione est, attraverso gli assi di via del Faggiolo e Togliatti. I cicloturisti attraverseranno poi il quartiere Saragozza e raggiungeranno il centro del capoluogo attraverso gli assi di via Valdossola e via Sabotino.

Il percorso definitivo, che prevede la realizzazione del sovrappasso della linea ferroviaria Bologna-Verona, l’attraversamento di Calderara, un percorso a nord dell’Aeroporto nella fascia boscata e quindi l’arrivo a Bologna lungo la sponda ovest del fiume Reno, è già finanziato e verrà realizzato nei prossimi anni.

Con 611.926 euro recentemente trasferiti dal Ministero alla RER verranno inoltre riqualificate nei prossimi mesi i percorsi della Ciclovia nella tratta Mirandola-Sala Bolognese fuori dal rilevato ferroviario, cioè gli attraversamenti dei centri abitati di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Calderara di Reno.

 

La Ciclovia e lo sviluppo turistico del territorio

Il nuovo tracciato della Ciclovia del Sole rappresenta un’infrastruttura di importanza strategica anche per lo sviluppo turistico del territorio, in grado di generare ricadute positive sul tessuto economico locale in un’ottica di sostenibilità. Il tema è all’attenzione della Destinazione turistica Bologna Modena che ha infatti riservato un ruolo rilevante alle ciclovie tra le sue linee strategiche pluriennali 2021-2023, come prodotti turistici determinanti per posizionare il nostro territorio quale meta ideale di un turismo sostenibile e fruibile tutto l’anno.

In questo momento in Italia il cicloturismo sta vivendo una fase di espansione – si legge nel Rapporto 2020 sul cicloturismo in Italia di Isnart e Legambiente – con l’aumento della domanda di esperienze turistiche specifiche associate alla bicicletta, autorganizzate o tramite tour operator specializzati. Solo nell’ultimo anno il fatturato connesso alla vendita di pacchetti per cicloturisti ha fatto registrare un incremento medio di circa il 30%. La pandemia ha condizionato profondamente le scelte di vacanza dei viaggiatori: le restrizioni alla mobilità e il lungo stop all’attività fisica e all’aria aperta hanno reso la possibilità di praticare sport importante tanto quanto la presenza di bellezze naturali e la ricchezza patrimonio culturale all’interno della destinazione turistica. La scorsa estate quasi 5 milioni di connazionali hanno fatto uso della bicicletta nel corso delle loro vacanze, per una spesa complessiva di poco superiore ai 4 miliardi di euro, pari al 18% dell’intera spesa turistica generata in Italia. Nel suo complesso la spesa per la vacanza dei cicloturisti si è rivelata, in media, superiore a quella del turista medio (rispettivamente 940 e 863 euro circa). I cicloturisti che scelgono di trascorrere le loro vacanze in Italia hanno optato per alcune regioni settentrionali che offrono, tradizionalmente, molti chilometri di piste ciclabili di qualità e numerosi servizi accessori.

Ora, con questa infrastruttura, anche il nostro territorio inizia il suo percorso di costruzione di un’offerta cicloturistica all’altezza delle esigenze del mercato, che per il 2021 resterà di prossimità ma che, non appena ci saranno condizioni, si prevede che tornerà ad essere prevalentemente internazionale. A supporto di questa offerta, la Destinazione turistica è al lavoro per coinvolgere gli operatori in percorsi di formazione sul cicloturismo, per favorire la nascita di prodotti turistici e servizi dedicati e per promuovere le opportunità del territorio nelle Fiere nazionali e internazionali.

I COMMENTI

Virginio Merola, sindaco della Città metropolitana

“L’opera che apriamo oggi non è solo una ciclabile. E’ un’infrastruttura di livello europeo che collegherà il nostro territorio al nord Italia ed Europa e nei prossimi anni anche a Firenze ed al Sud. Compreso il lato sud saranno ben 120 i km di Eurovlelo 7 sul territorio della nostra città metropolitana di Bologna; anche per questo fin da ora ci dobbiamo impegnare affinchè sia un itinerario sempre più bello. Vi comunico quindi che candideremo il tracciato della Ciclovia del Sole che apriamo oggi al bando nazionale per la riforestazione grazie al quale contiamo di piantumare oltre 5 ettari di verde: migliaia tra “alberi ed arbusti”, creando pareti di verde ed aree ombreggiate che non solo miglioreranno il paesaggio ma anche il microclima della Ciclovia ma di tutto l’ambiente”.

 

Stefano Bonaccinipresidente della Regione Emilia-Romagna

“Ambiente, turismo, sport, cultura, paesaggio, agroalimentare: c’è tutta l’Emilia-Romagna in questa infrastruttura che inauguriamo oggi. La Ciclovia del Sole, un progetto di cui la Regione è capofila e che collegherà Verona, Bologna e Firenze coi suoi 392 chilometri – di cui ben 154 si snodano in Emilia-Romagna – non solo si colloca tra le più importanti vie ciclabili europee ma propone una nuova idea di viaggio capace di coniugare la scoperta lenta e attenta dei territori a una maggiore sostenibilità ambientale. Temi che sosteniamo da tempo: negli ultimi 10 anni solo nelle aree urbane abbiamo realizzato 1.000 chilometri in più di piste ciclabili e oltre 1.650 nei comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti. Nei prossimi tre anni, in linea con i principi del Patto per il lavoro e per il clima, sono avviati o già programmati oltre 330 interventi per la mobilità ciclistica con un investimento di circa 55 milioni di euro su un costo complessivo di 75 milioni. In questo contesto, la Ciclovia ci permetterà di agganciare la ripartenza valorizzando le tante risorse della nostra tradizione culturale ed enogastronomica nel rispetto della natura e del paesaggio. E sarà un’infrastruttura al servizio delle comunità che potranno, in sicurezza, utilizzarla per gli spostamenti casa-lavoro o per il tempo libero. Un’opera quindi che, nonostante il periodo ancora difficile che stiamo vivendo per le conseguenze della pandemia, ci proietta già in un futuro più consapevole da condividere e poi consegnare alle giovani generazioni”.

 

Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di Rete Ferroviaria Italiana

“L’inaugurazione di questo tratto della Ciclovia del Sole è un virtuoso esempio di economia circolare, di riuso in chiave green di un tracciato ferroviario che modifica la sua originaria funzione conservandone alcune missioni, come la valorizzazione del territorio, stavolta in chiave di mobilità turistica dolce e sostenibile. Tutto questo è coerente con le strategie del Gruppo FS che vedono RFI impegnata nel realizzare e tenere in efficienza infrastrutture sempre più resilienti e sostenibili, necessarie per offrire servizi integrati e altrettanto sostenibili, e nel creare valore condiviso attraverso i propri asset, anche con quelli che sembrano aver perso valore. Ne sono un esempio i quasi 500 km di ex linee ferroviarie FS che, grazie anche alla sensibilità di amministratori locali lungimiranti, sono state trasformate in greenways diventando volano di sviluppo e di promozione turistica ed economica. Altri 1000 km dismessi in tutta Italia, attendono di diventarlo”.

 

Marco Monesi, Consigliere delegato alla Mobilità Sostenibile della Città metropolitana di Bologna

“La Ciclovia del Sole non è solo una infrastruttura per la mobilità sostenibile, ma un modo per proporre un nuovo modello sociale e di sviluppo. Il percorso servirà per scoprire un territorio di culture lente e sapienti: l’arte, l’architettura, il cibo, i campi, i monumenti, gli abitanti nuovi e antichi. Sarà importante dunque per lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio così come per la sua mobilità sostenibile. Questo tratto fa infatti parte della Bicipolitana bolognese (Linea 2) e consentirà anche spostamenti locali tra i nostri comuni in sicurezza”.

Hanno contribuito all’evento di inaugurazione di oggi: Valli Zabban tra le realtà che hanno realizzato la Ciclovia insieme a Cims e Ducati che ha contribuito all’evento mettendo a disposizione le e-bike sulle quali le autorità hanno percorso i primi metri della ciclovia. Le e-bike Ducati, così come le moto, sono in grado di trasmettere grandi emozioni derivate dal senso di evasione e libertà. L’azienda di Borgo Panigale è entrata in questo mondo nel 2019, attraverso una partnership con Thok E-Bikes, e conta nella sua gamma tre modelli adatti a esigenze diverse, dall’off-road alla mobilità urbana.

Inoltre RFI ha riqualificato i tre edifici della ex stazione di Bolognina – ceduta in comodato al Comune di Crevalcore – e ripristinato le aree verdi limitrofe.

 

COS’È LA CICLOVIA DEL SOLE 

Il progetto della Ciclovia del Sole Verona-Bologna-Firenze – finanziata dal MIT nel 2019 e coordinato a livello nazionale dalla Città metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna – percorre 392 km (di cui 154 km in Emilia-Romagna e 120 km nella città metropolitana di Bologna), che si inseriscono in una delle più importanti ciclabili europee (Eurovelo 7 da Capo Nord a Malta per 7.400 km complessivi). Il tratto a nord di Verona fino al Brennero – in particolare lungo il fiume Adige – esiste già da diversi anni e di fatto fa parte anch’esso della Ciclovia del Sole.

 

Tratta Mirandola-Sala Bolognese sull’ex tracciato ferroviario Bologna-Verona

  • lavori: primavera 2019-primavera 2021
  • costo: 5 milioni di euro
  • lunghezza complessiva: 46 km
  • 8 comuni attraversati: Anzola dell’Emilia, Camposanto, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese (oltre 100.000 abitanti complessivi).