Per l’avvio del percorso, necessario attendere l’affidamento del servizio di gestione in corso di aggiudicazione. L’assessora Filippi ha risposto a tre interrogazioni

Il Comune di Modena conferma l’impegno ad avviare entro il 2023 l’applicazione della tariffa puntuale sulla raccolta dei rifiuti. Il 2021 rimane ancora un anno di transizione perché, per iniziare il percorso di estensione della raccolta porta a porta a tutti i quartieri cittadini, è necessario attendere che Atersir completi l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani, al momento in fase di aggiudicazione.

L’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi ha confermato i progetti dell’amministrazione sulla raccolta differenziata porta a porta e sulla tariffazione puntuale rispondendo, lunedì 12 aprile nella seduta del Consiglio comunale dedicata al “question time”, a tre interrogazioni sul tema, due presentate dal Movimento 5 stelle e una da Modena civica. Nella sua risposta, l’assessora ha anche confermato che prosegue, intanto, la raccolta integrale porta a porta in tutte le Zone artigianali e industriali cittadine, sviluppata per stralci successivi tra il 2016 e il 2018, mentre gli uffici del settore Ambiente sono al lavoro per preparare l’adesione di Modena alla rete dei Comuni “Rifiuti zero”, che sarà effettuata “tenendo presenti i nuovi target sul recupero e il riciclo e sulla riduzione della produzione dei rifiuti, della quantità pro capite e della plastica che la Regione sta elaborando nell’ambito del nuovo piano per la gestione dei rifiuti in corso di redazione”.

Le due interrogazioni del M5s, presentate da Giovanni Silingardi, chiedevano conto dello stato di attuazione di due ordini del giorno, entrambi approvati lo scorso ottobre, uno sull’adesione di Modena alla rete dei Comuni “Rifiuti zero” e uno sul rispetto dei principi dell’economia circolare nella gestione dei rifiuti e sull’introduzione della tariffa puntuale da applicare una volta chiusa da parte di Atersir la gara per l’affidamento del servizio di gestione. Sul tema della tariffa puntuale verteva anche l’interrogazione di Katia Parisi (Modena civica) che ha chiesto anche quali siano i benefici della raccolta porta a porta, se siano previste telecamere per contrastare la cosiddetta “immigrazione” dei rifiuti da fuori Comune e quali siano le azioni attuate contro gli abbandoni.

Sull’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani, l’assessora Filippi ha ricordato che la gara si è chiusa il 9 gennaio 2020. Il 15 giugno 2020 si è conclusa la valutazione della documentazione amministrativa presentata dai concorrenti, “l’aggiudicazione è in ritardo – ha spiegato Filippi – a causa dell’emergenza sanitaria, con la conseguente messa in campo di provvedimenti straordinari, e dell’applicazione del nuovo metodo tariffario Arera. L’aggiudicazione del servizio è il presupposto per la partenza della tariffazione puntuale che per Modena prevede una modalità mista: ci saranno, cioè, zone dove il porta a porta sarà integrale e altre in cui per alcune frazioni ci sarà il cassonetto stradale ma con la possibilità di misurare i conferimenti. Le modalità pratiche di misurazione e l’organizzazione del servizio – ha precisato l’assessora – dipenderanno anche dall’affidatario della gestione, per questo è necessario attendere l’aggiudicazione della gara prima di partire”. L’assessora ha assicurato, quindi, che nel definire la tariffazione puntuale saranno tenuti in considerazione criteri come la quantità dei rifiuti prodotti e di quelli conferiti nella frazione “residuale” dei rifiuti urbani e saranno previste premialità, come suggerito anche dall’ordine del giorno sull’economia circolare. “E sarà comunque previsto, come già accaduto per l’introduzione del porta a porta nelle zone industriali, un ampio coinvolgimento dei cittadini”.

L’assessora ha ricordato che l’introduzione del porta a porta integrale nelle Zone artigianali industriali ha ridotto drasticamente gli abbandoni e ha consentito alla raccolta differenziata di passare dal 30 al 70 per cento. Sugli abbandoni degli ingombranti, l’assessora ha ricordato, oltre alle attività di raccolta quotidiane, le campagne informative, realizzate in collaborazione con Hera, per diffondere la conoscenza del servizio di ritiro gratuito, le azioni specifiche di tutoraggio e l’introduzione degli accertatori ambientali che controllano il territorio per prevenire e sanzionare gli abbandoni.

Nella replica, in consigliere Silingardi si è detto “preoccupato per la durata della proroga nella gestione del servizio. Continueremo – ha aggiunto – a tener vivo il dibattito su un tema che per noi è centrale avendo come obiettivo finale la dismissione del termovalorizzatore da raggiungere applicando tutti i passi necessari per raggiungere i rifiuti zero”.

Katia Parisi ha ribadito che è necessario dotare la città “di servizi sempre più efficienti, coniugando l’aspetto ambientale, con l’innovazione e tariffe sostenibili”.