Giuliano Bianchini Pietra di Bismantova parco nazionale Appennino

Ambientale, culturale e di sicurezza: sono i tre temi che ridefiniscono e tutelano gli usi sulla sommità di Bismantova dove, d’ora in poi, saranno vietati sport estremi, ma anche accessi con le biciclette e, ovviamente (già in essere) con mezzi motorizzati. “Il Parco nazionale dell’Appennino – spiega il direttore, Giuseppe Vignali – è ente responsabile della gestione della Zona Speciale di Conservazione di Bismantova, come definito dalle norme che recepiscono la Direttiva Habitat 92/43/CEE, ma è anche comodatario della sommità da parte dei Benedettini di Parma. Al nostro ente competono, pertanto, diversi obblighi: di tutela ambientale degli habitat presenti, di sicurezza ed equilibrio degli usi, di tipo antropologico culturale legato agli usi tradizionali”.

Negli ultimi anni, infatti, sulla sommità erano cambiate sensibilmente le modalità di fruizione: da un lato l’avvento di sport estremi, come il base jumping (un morto, nel 2018), dall’altro la formazione di piste di percorrenza sul delicato manto erboso a causa della diffusione esponenziale degli e-biker che, peraltro, risalgono lungo sentieri adibiti a chi fa normale escursionismo a piedi, con rischio per la sicurezza delle persone.
“E’ estremamente importante che il consiglio del Parco si sia espresso in modo unitario a sostegno della tutela della sommità della Pietra di Bismantova – commenta Robertino Ugolotti, consigliere dell’ente -. Questo monumento ambientale è un bene prezioso da preservare come luogo dove bellezza, sacralità e unicità siano garantite e lasciate alle generazioni future. Un dono che abbiamo ricevuto e abbiamo il dovere di mantenere intatto”.
“Dal punto di vista ambientale la sommità di questo straordinario massiccio roccioso a 1041 mslm – spiega Francesca Moretti, tecnico del Servizio Conservazione della Natura del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano – comprende 3 habitat unici, tra i quali una formazione erbacea pioniera particolarmente vulnerabile in quanto estremamente frammentata e legata a particolari condizioni ecologiche, ginepreti e praterie che ospitano specie di uccelli di particolare interesse che qui nidificano (tottavilla, averla piccola, succiacapre) o il raro picchio muraiolo. Questo Sito di interesse comunitario ha un titolo di protezione speciale”.
A breve saranno posizionati i cartelli che, di fatto, tutelano l’ambiente e l’incolumità delle persone. Dal Parco nazionale dell’Appennino, si ricorda che la stessa ex Legge 394/91 istitutiva dei parchi nazionali, prevede la tutela anche di valori storici, antropologici e culturali di queste aree. Inoltre, si tutelano gli usi tradizionali della Pietra di Bismantova, immutati da oltre 1000 anni. Il comodato d’uso redatto tra Benedettini di Parma e Parco nazionale per la tutela della sommità della Pietra di Bismantova, validato anche dal comitato etico, esclude l’uso per finalità economiche o non consone alla tradizionalità del luogo.
La Pietra di Bismantova, bene prezioso di tutti, da tutelare.