Archivio Ausl Bologna – foto Paolo Righi

L’Ospedale Maggiore vive un’altra tappa di trasformazione all’insegna della flessibilità e dell’integrazione professionale multidisciplinare che ha caratterizzato anche la terza ondata Covid. L’ultimo ridisegno coinvolge la chiusura della Terapia Intensiva al Piano 0, (14 letti di cui 6 intensivi e 8 semi intensivi) all’interno di un blocco operatorio, un ulteriore segnale di un graduale ritorno alla normale vita ospedaliera, che nell’ultimo anno ha vissuto continue e ripetute trasformazioni.

Nella Terapia Intensiva allestita lo scorso 21 febbraio al piano 0 del Maggiore, sede di un blocco operatorio, sono stati accolti, nello spazio di appena 2 mesi, 69 cittadini, curati e assistiti da una equipe multi professionale e multi disciplinare composta da 30 medici, 35 infermieri,10 operatori socio sanitari, per la gran parte provenienti dagli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna, Bellaria e Maggiore, ed in parte neoassunti. Oltre 600 sono state le giornate di ricovero dei pazienti qui ospitati.

Il ritorno, oggi, ai 32 letti dell’hub di Terapia Intensiva inaugurata nel giugno 2020, non è solo una semplice tappa di quelle trasformazioni a fisarmonica che hanno portato ad avere, nella recente terza ondata pandemica, 74 letti di Terapia Intensiva solo al Maggiore. Tutti gli ospedali dell’Azienda Usl hanno dimostrato, infatti, non solo flessibilità strutturali sino a poco tempo fa insospettabili, ma di poter contare sulla forza, competenza, disponibilità di chi vi opera: medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, amministrativi.
La necessità e l’urgenza richiesta dall’emergenza pandemica hanno portato, nei fatti, ad un nuovo modello di integrazione professionale multidisciplinare, con squadre di professionisti clinici ed assistenziali provenienti da aree mediche e chirurgiche dei diversi ospedali dell’Azienda Usl di Bologna, ma anche in alcuni casi dalle diverse province della Regione. Una esperienza professionale mai vista in precedenza, una modalità di lavoro in team e di coordinamento orizzontale, che ha permesso di ottimizzare l’efficacia e l’efficienza del sistema, incrementandone la resilienza.

“Giornate come queste ci riempiono di fiducia – dichiara Raffaele Donini, Assessore Regionale alle Politiche per la Salute – da un lato per la competenza e la dedizione dei nostri professionisti sanitari, a cui va il mio ringraziamento per il loro impegno costante; dall’altro perché il calo della pressione ospedaliera ci permette di guardare con maggiore ottimismo al futuro che ci attende. La battaglia contro il virus non è affatto terminata, anzi, è in questi momenti che va garantita la massima attenzione al rispetto delle regole di sicurezza sanitaria, per evitare di vanificare i risultati ottenuti con tanta fatica e sacrificio da parte di tutti”.

Le testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza in prima linea sono state raccontate stamane in conferenza stampa. Sono intervenuti: Paolo Bordon, direttore generale Azienda Usl di Bologna, Vincenzo Bua, direttore Pronto Soccorso e Medica Urgenza Ospedale Maggiore, Clara Cesari, responsabile medicina B-C e Semintensiva, Nicola Cilloni, responsabile del programma di Terapia Intensiva medico-chirurgica dell’area metropolitana, Giuliana Fabbri, direttore del Presidio Ospedaliero Unico Aziendale, Giovanni Gordini, direttore Dipartimento Emergenza, Barbara Guadi, coordinatore terapia semi intensiva Ospedale Maggiore, Luca Guerra, infettivologo, Roberto Iovine, direttore Dipartimento medico, Monica Paciotti, responsabile Dater Area Medica, Mauro Silingardi, direttore Medicina A Ospedale Maggiore, Liana Tartari, responsabile Dater Terapia Intensiva, Giampiero Ucchino, direttore Chirurgia B.

Archivio Ausl Bologna – foto Paolo Righi

Le riconversioni in atto negli Ospedali dell’Azienda Usl di Bologna

Ospedale Maggiore
Area critica
•    liberato il blocco operatorio del secondo piano (G2) 18 posti letto
•    liberata l’area che ospitava la semintensiva (G0)18 posti letto
•    In corso la valutazione di riconversione della terapia Intensiva del 10° piano (10 Posti letto)
•    Prevista la disinfezione/riconversione di una ulteriore area covid del Pronto Soccorso.
Area Covid degenza ordinaria
•    chiusi 36 Posti Letto al 9° piano
•    In corso di valutazione la riconversione di 10 Posti Letto in Medicina d’Urgenza.
Chirurgie
•    dal 4 maggio riprendono le attività chirurgiche nei due blocchi operatori.

Ospedale Bellaria
•    dal 23 aprile la Neurochirurgia rientra al Bellaria e dal 3 maggio riprende l’attività polispecialistica

Ospedale di Bentivoglio
Area critica
•    chiusi 12 posti letto di Semi Intensiva che riapriranno come Cardiologia sabato 24 aprile (sono in corso lavori di manutenzione).
Area covid degenza ordinaria
•    riaperti 26 posti letto ordinari del padiglione giallo secondo piano (medicina)

Ospedale di San Giovanni in Persiceto
Area covid degenza ordinaria
•    Chiusa l’area Covid con 22 Posti letto secondo piano
•    Ripresa delle attività chirugiche con una sala 8-14 dal 26 aprile

Ospedale di Bazzano
Area covid degenza ordinaria
•    riconvertiti 14 posti letto
•    riapertura sala di chirurgia oculistica 8-14 da mercoledì 28 aprile e di chirurgia ambulatoriale dal 3 maggio

Privato Accreditato
In fase di riduzione anche i Posti Letto ordinari e di bassa intensità del privato accreditato.

Archivio Ausl Bologna – foto Paolo Righi