Copyright e Autore: Brancolini Roberto

“Per i ristoratori del nostro Appennino riaprire solo all’esterno in questa stagione è una presa in giro. Di sera è troppo freddo e di giorno bisogna sempre dare uno sguardo al meteo”. Confesercenti Modena Area del Frignano racconta i primi giorni di riaperture sulle nostre montagne: “Prima, quando si era in zona gialla, si poteva lavorare anche all’interno dei locali, con tutte le precauzioni e distanziamenti del caso. Adesso che ci viene chiesto di fare il servizi solo all’esterno è come dire: restate chiusi”.

“Differenziare le regole per le località di montagna è fondamentale per permettere a questi territori di ripartire davvero. Le riaperture stabilite dal Governo non faranno che mettere in difficoltà, nuovamente e ulteriormente, le attività in quota, già fortemente penalizzate per le chiusure degli impianti sciistici durante la stagione invernale”. Confesercenti Area Frignano prende le distanze dal nuovo provvedimento del governo che, ancora una volta, utilizza un metodo di misura uguale per tutta Italia, senza tener conto delle differenze evidenti tra grandi città e piccoli paesi di montagna.

L’Associazione invita il governo ad adottare misure che siano coerenti con l’altimetria dei paesi. “Al di sopra dei 600 metri di quota il clima è ancora freddo. Non è possibile per gli esercizi pubblici offrire una cena all’aperto. In  questo modo l’apertura si tramuta in una beffa. Perché il decreto si riveli davvero efficace per tutte le attività diventa fondamentale distinguere tra le zone. L’Italia è tra i paesi europei con maggiore differenza di ambienti. Se non verrà tenuto conto di queste diversità allora dovranno essere previsti ulteriori indennizzi. Solo in questo modo la montagna non sarà, ancora una volta, penalizzata”.