Prosegue il percorso intrapreso dall’Amministrazione comunale insieme alla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena per valorizzare la cultura del balsamico con l’installazione dei cartelli turistico-stradali all’ingresso del paese, ad includere Castelnuovo nel gruppo delle acetaie comunali. Dopo l’iscrizione all’elenco Dop (numero ABTM583) del novembre scorso, ora Castelnuovo può fregiarsi della denominazione Terra di Balsamico e la cartellonistica dedicata è un’altra tappa per far entrare il Comune nel circuito del balsamico.

“A 18 mesi dall’inaugurazione – spiega Daniela Sirotti Mattioli, Vicesindaca di Castelnuovo Rangone – continua il nostro impegno per valorizzare l’acetaia comunale, che è già parte integrante della nostra proposta turistica, allo stesso tempo simbolo identitario e leva per il turismo, un orgoglio e un’opportunità. Dopo la certificazione dello scorso novembre, i cartelli turistici – con il quale entriamo nel selezionato gruppo dei “Comuni del balsamico” – confermano la volontà di investire su questo prodotto unico al mondo. Nel suo primo anno di vita non abbiamo potuto valorizzare l’acetaia comunale come avremmo voluto, complice la pandemia e le limitazioni che ha imposto, ma stiamo pianificando un’estate ricca di eventi, visite guidate e percorsi dedicati, che vedranno al centro l’acetaia, in collaborazione col MuSa e con il Parco archeologico della Terramara”.

L’acetaia comunale di Castelnuovo è composta da sei botti in legno di rovere da 50, 40, 30, 22 e 15 litri poste all’ultimo piano del Palazzo comunale con accesso dalla Sala del Consiglio ed è stata inaugurata il 27 ottobre 2019 alla presenza del Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale Maurizio Fini.