Ad Imola alunni “sfidano” se stessi e i propri familiari sui temi della sostenibilitàSi è tenuta presso l’Istituto Tecnico Agrario Scarabelli Ghini di Imola, con il supporto di Fondazione Golinelli, l’evento conclusivo di SEAS per l’anno scolastico 2020/21, il progetto europeo che, partendo dai temi della sostenibilità, promuove il ruolo della scuola come protagonista di processi di cambiamento personali, sociali e politici grazie anche all’educazione STEM.

Gli studenti della classe 1D hanno presentato riflessioni e risultati al dirigente scolastico, Gian Maria Ghetti, e ai rappresentanti di alcuni importanti stakeholder imolesi: Elisa Spada, Assessora all’ambiente Imola; Leonarda Maresta, Responsabile Progetti speciali e Scuole Hera; Francesca Regoli, manager di ricerca UNIBO, Associazione Panda Imola. Tutti i soggetti coinvolti hanno riflettuto insieme sui temi della sostenibilità e su come si possa avviare un cambiamento profondo in cui la scuola, in rete con istituzioni e associazioni, possa svolgere un ruolo fondamentale. L’incontro si è concluso con l’intento dei partecipanti di consolidare le collaborazioni per i prossimi anni scolastici e contribuire alla necessaria transizione ecologica.

«Questa giornata non è stata per noi la fine di un percorso. Per la classe le sfide sono diventate prassi e vogliamo considerarlo come un nuovo punto di inizio. – Ha dichiarato il dirigente scolastico Gian Maria Ghetti – Continueremo a riflettere su queste tematiche assieme agli alunni che a loro volta continueranno a parlarne nelle proprie famiglie. Un circolo virtuoso che replicheremo con nuove attività anche il prossimo anno, pensando al ruolo di “ambasciatori” dei ragazzi che hanno lavorato alla prima edizione.»

Nei mesi precedenti all’evento gli studenti hanno scelto da soli le proprie sfide, coerentemente ai temi proposti, lavorando sul risparmio dell’acqua, la riduzione degli sprechi alimentari e su un consumo più etico della carne.

I giovani partecipanti hanno adottato un approccio definito dai docenti “cinematografico”: sono partiti da una prospettiva personale, ossia come la sfida avrebbe cambiato il loro approccio al tema scelto, per poi coinvolgere parenti e familiari, rendendoli partecipi della challenge.

Tra gli studenti che hanno lavorato su un consumo più responsabile dell’acqua Erika, 13 anni, ha raccontato che «è stato bello poter coinvolgere anche altre persone. Non ho solo cambiato le mie abitudini ma ne ho parlato anche con la mia famiglia che ha deciso di fare lo stesso». Tommaso, 14 anni, per la stessa sfida ha detto «mi ha insegnato a ragionare di più su quello che faccio, sui miei gesti quotidiani. Ho sentito che nel mio piccolo ho fatto qualcosa di grande»

Partner italiani del progetto europeo SEAS sono il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna e Fondazione Golinelli che, insieme, stanno animando un network di istituti scolastici (che al momento comprende, oltre all’ISS Scarabelli Ghini di Imola, l’ITAER Baracca di Forlì, l’IC Alberghieri di Meldola, il Liceo Classico Minghetti di Bologna e Il liceo Einstein di Rimini) uniti dall’obiettivo di costruire, attraverso l’educazione scientifica, una scuola aperta, partecipativa, volta a cogliere le grandi sfide del futuro a partire dalla sostenibilità. Per maggiori informazioni sulle iniziative di Fondazione Golinelli legate al progetto SEAS è possibile visitare il sito www.fondazionegolinelli.it