“Con estrema non-chalance e senza far troppo rumore mediatico la maggioranza PD ed il Sindaco Costi – nella seduta consiliare del 17 dicembre 2020 – hanno approvato una delibera in cui è prevista la vendita dell’intera rete gas di Formigine, sia quella già di proprietà della Formigine Patrimonio che quella di Hera S.p.A.

La nostra forza politica, questo va precisato a futura memoria comunque la si pensi – dichiara il Gruppo M5S Formigine – il  è stata l’unica ad opporsi – votando in senso contrario – a questa scelta che sarà, secondo noi, foriera di difficoltà per i cittadini di Formigine”.

“Ma ripercorriamo i fatti.

Con legge 164/2000 è previsto l’obbligo di svolgere una gara per il servizio di distribuzione del gas ponendo fine alle concessioni in essere ed è altresì consentita la possibilità (NON L’OBBLIGO) di vendere anche l’intera rete (tubazioni, misuratori, punti di riconsegna e dispostivi accessori).

Tale facoltà deve però essere esercitata contestualmente ed inserita nel bando di gara per il nuovo affidamento del servizio.

Cioè chi vince la gara per distribuire il gas per 12 anni si dovrà comprare le tubazioni e gli impianti del nostro territorio sino al punto di consegna all’utente finale.

La delibera comunale ha avuto come oggetto specifico anche la scelta del criterio di valutazione dell’importo da stabilire come prezzo minimo di vendita ed ovviamene un Sindaco commercialista (sia detto senza polemica né ironia) non poteva che optare per un importo più elevato (denominato VIR – valore industriale residuo) pari ad oltre 10 milioni di euro – esattamente 10.052.567,19 – come è stato stimato dallo studio Fracasso (incaricato della stima) rispetto al diverso indice denominato Regulatory Asset Based (RAB) pari ad oltre 5 milioni.

Non c’è che dire: una bella cifra che consentirebbe al Sindaco di fare molti investimenti e manutenzioni di cui Formigine, lo sappiamo bene, necessita da anni.

Qual è l’altro lato della medaglia però?

È presto detto: una volta che la rete non sarà di proprietà del Comune ma di un’azienda privata il cittadino verrà lasciato da solo (salve le leggi di tutela del utente consumatore) di fronte al potente gestore-proprietario.

Nemmeno si è chiarito se sarà una gara/vendita solo della rete di Formigine o una vendita contestuale con le reti del Distretto ceramico o dell’Area Sud della Provincia, atteso che non tutti i Comuni hanno ancora deciso di intraprendere questa strada.

Ci è stata prospettata la convenienza anche economico-patrimoniale atteso il costante calo nei prossimi anni dell’attuale canone che il Comune percepisce da Hera (circa 330.000 euro annui) ma sinceramente non si capisce perché tale rendimento dovrebbe calare, atteso l’enorme margine di ricavo che i gestori intascano per il gas (tutti abbiamo ben presenti le somme che paghiamo soprattutto in inverno) e vista la grande diffusione della rete sul nostro territorio.

Una questione che si potrebbe porre è, ad esempio, se la posa di una tubazione per singoli immobili non si rivelasse sufficientemente remunerativa per il privato chi lo obbligherà ad investire ugualmente?

Il Comune?  NO DI CERTO!

E se le nostre aziende dovessero necessitare di modifiche alle tubazioni o agli allacci quali prezzi applicherà il privato proprietario?

Il cittadino si troverà quindi solo e dovrà fare battaglie il cui onere sarà solo a suo carico.

Di recente, in sede di consuntivo, siamo tornati sul discorso di tale privatizzazione ma il Sindaco ha risposto che dobbiamo stare tranquilli perché il valore di stima è quello VIR e non RAB….quasi come a dire che si è fatto in modo di stimare un prezzo di vendita alto per evitare che qualcuno acquisti la rete…

Ma allora delle due l’una: o la Costi vuol vendere la rete (ed incassare cifre enormi per il Comune) oppure non la vuol vendere ed allora perché predisporre la delibera di dicembre per la vendita?.

Ci chiediamo sempre più spesso che fine abbia fatto quello spirito di sinistra di cui il PD ogni giorno si dichiara pervaso…

E dove sia la coerenza del Sindaco Costi che un giorno si vanta dell’enorme patrimonio del Comune e l’altro si prepara a venderne una grossa fetta…

Speriamo qualcuno voglia dare delle risposte: non al M5S ma ai Formiginesi soprattutto quelli di domani”.

(Gruppo M5S Formigine)