Contrariamente al pensiero comune, il medioevo fu un periodo in cui la ricerca artistica, spirituale, intellettuale e anche tecnologica fece enormi passi avanti. Il Nome della Rosa è ambientato nel 1327, un secolo dopo inizierà l’Umanesimo e poi il Rinascimento, le grandi scoperte geografiche e il tutto mentre l’Europa veniva ciclicamente colpita da epidemie di peste.

Proprio dai monasteri, dalle loro immense biblioteche, dai loro intrighi e dal loro sapere comincerà il viaggio ironico e avvincente di “Indagine Teatrale sui pericoli della verità. Il Nome della Rosa” che andrà in scena giovedì 24 e venerdì 25 giugno alle 21:30 all’interno del Cortile dell’Orologio, via J.E. Massenet 19, proprio accanto al Teatro Piccolo Orologio.

A condurre l’indagine ci saranno Luca Cattani e Alessandro Vezzani, “ripresi” e guidati dalla regia di Marco Maccieri per questa nuova produzione del Centro Teatrale MaMiMò per la quale si ringrazia la Nave di Teseo Editore per la gentile concessione dei testi tratti da “Il nome della Rosa” di Umberto Eco.

Con il supporto di proiezioni video, due attori agiranno all’interno di uno studio televisivo arredato secondo lo stile del giornalismo d’inchiesta televisivo (Report, Presa Diretta..), per indagare i temi de “Il nome della rosa” e scoprire come mai ancora oggi la ricerca della Verità per l’essere umano sia una necessità costante, anche se forse “L’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità”.

Il popolo che non studia, che non riceve un’adeguata istruzione, che non viene allenato al pensiero critico non potrà che credere costantemente a ciò che gli viene detto. Basterà un personaggio più o meno carismatico, in possesso di una discreta arte oratoria per spostare gli animi e l’intelletto di una comunità; per non essere sempre canne al vento bisogna cominciare a pensare in un altro modo… imparando da Guglielmo da Baskerville.

“Seguendo le tracce del romanzo di Umberto Eco, – anticipano gli autori Luca Cattani, Marco Maccieri e Alessandro Vezzani – abbiamo iniziato un’indagine parallela su che cosa sia la Verità e su che cosa oggi, per la società in cui viviamo, possa essere considerato sacro e pertanto, se esistono ancora dei valori comuni che legano gli esseri umani l’uno con l’altro.

Abbiamo cercato di portare avanti questa ricerca utilizzando il metodo socratico del Dialogo, metodo che viene utilizzato dallo stesso Guglielmo da Baskerville durante tutta la sua indagine.

La messa in scena secondo lo stile di uno studio televisivo di un programma di giornalismo d’inchiesta, andrà da un lato a concentrare al meglio la ricerca sui temi che i due attori indagheranno durante lo spettacolo e dall’altro ci consentirà di mantenere quella leggerezza propria dell’indagine investigativa e intellettuale che avviene spesso nei dialoghi tra Guglielmo e Adso o in numerosi altri esempi di letteratura o filmografia giallistica (Sherlock Holmes e Watson, Poirot, Colombo…)”.

Biglietti: €10 prezzo unico. Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.eventbrite.it, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178, dal lunedì al venerdì, 9:30-13:30 e 14:30-18:30 e nei giorni di spettacolo.