Nell’ambito dell’operazione Kanonieri Kurdi, che nel febbraio scorso aveva consentito alla Questura di Reggio Emilia, su delega della Procura della Repubblica, di dare esecuzione in Italia  – con il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia Stato [SCO] e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia [SCIP] –  e in vari stati europei, a 62 misure cautelari detentive (58 in carcere e 4 ai domiciliari) e corrispondenti Mandati di Arresto Europeo emessi dal GIP del Tribunale Reggiano, la Polizia di Stato ha arrestato due persone sfuggite alle catture di febbraio.

In particolare, il 24 giugno Interpol – Sirene ha condotto in Italia D.V., georgiano classe 1993, che era stato arrestato in Polonia, dove è stato identificato con altre generalità, alcune settimane prima. Il giovane, una volta in Italia, è stato tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza custodiale in carcere emessa dal Gip reggiano.

In particolare l’arrestato, detto Duru, è gravemente indiziato di appartenere alla associazione a delinquere di matrice georgiana specializzata nella consumazione di furti in abitazione; nell’ambito delle indagini il giovane era stato arrestato in flagranza di reato di furto in abitazione consumato a Ravenna. Nei dialoghi intercettati l’arrestato era stato definito un “Ladro” e cioè un soggetto intraneo alla associazione criminale denominata Ladri di Legge o Thieves in Law. L’associazione criminale, peraltro, si prodigava per sostenere le spese legate al periodo di detenzione del giovane evidenziandone, ulteriormente, la intraneità al sodalizio.

Il secondo arresto è stato operato, invece, in carcere ad Udine dove era ristretto, sotto altre generalità, D.N. classe 1979; l’uomo era detenuto in carcere perchè gravemente indiziato di un furto in abitazione consumato a febbraio 2021.

D.N., nel corso delle indagini Kaninieri, era evidenziato come soggetto deputato a consumare furti in abitazione con abili effrazioni. L’uomo era emerso nel furto in abitazione consumato ad Imola in data 11.01nel gennaio 2016 e nel febbraio 2016 era stato sottoposto a fermo di polizia  giudiziaria, unitamente a due complici, in stazione ferroviaria a Reggio Emilia dove il gruppo era rientrato dopo la commissione di altri furti in abitazione in Piacenza.