MILANO (ITALPRESS) – “Nessuna violazione dei principi dello Stato di diritto resterà impunita, anche perchè nessuna infrazione sfuggirà all’applicazione del regolamento”: a dirlo il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in merito alla legge ungherese anti Lgbt, voluta dal premier Viktor Orban, “equipara omosessualità e orientamenti sessuali alla pornografia e usa la protezione dei bambini come pretesto per discriminare le persone sulla base del loro orientamento sessuale. Tutto questo – evidenzia in un’intervista al ‘Corriere della Serà – è contrario ai nostri principi sul rispetto delle minoranze, dell’uguaglianza e della dignità umana. Siamo determinati nel difendere con forza l’articolo 2 del nostro trattato”. Per Sassoli “democrazia e Stato di diritto sono la nostra carta d’identità. Oltre a garantire uno spazio di libertà unico al mondo, i principi fondanti dell’Europa producono anche regole, meccanismi di concorrenza e sistemi di protezione sociale che generano sviluppo, redistribuzione e lotta alla povertà. Tutto questo ha un alto valore economico e in questo momento garantisce anche i contribuenti sull’uso del debito comune”.
Il dibattito europeo sui valori “serve all’Europa per rafforzare il proprio ruolo. Forse non tutti si rendono conto di quanto l’Europa sia un punto di riferimento nel mondo. E lo è – sottolinea – per i valori che esprime, per il suo sistema democratico e il suo modello sociale. Siamo uno spazio di libertà e benessere guardato con ammirazione”. “Giorni fa – spiega infine Sassoli – ho ricevuto una petizione sottoscritta da 270 mila cittadini europei per sostenere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Io appoggio questa richiesta, perchè diventare cittadini italiani significa diventare cittadini europei e così avremo più possibilità di proteggere un ragazzo che ha studiato nelle nostre università, si è formato alimentandosi dei nostri valori ed è crudelmente punito per averli difesi. Se abdicassimo sui valori tradiremmo Patrick e tutti coloro, dalla Bielorussia alla Cina all’America Latina, che hanno fiducia nell’Europa dei diritti e della democrazia”.
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