La Polizia di Stato di Modena, diretta dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare  emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale nei confronti di 10 soggetti, (9 agli arresti domiciliari ed uno in carcere), ritenuti partecipi di un’associazione a delinquere con base operativa a Modena finalizzata alla commissione di delitti di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, auto-riciclaggio, falso in atti pubblici ed attestazioni, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Dalle indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile, è emerso che l’associazione criminale operava avvalendosi di due avvocati e di un notaio modenesi, di un ingegnere di Bologna e di due commercialisti (uno di Modena e l’altro di Milano), nonché di alcuni prestanome che col pretesto di salvare le imprese, presentavano proposte di concordato strumentali, al solo fine di posticipare la doverosa dichiarazione di fallimento delle società coinvolte.

Ne conseguiva che, quando interveniva il fallimento delle società gestite dagli indagati, l’attivo fallimentare risultava azzerato e le società si presentavano come “scatole vuote”.

Al contempo, sempre grazie alla complessa rete societaria gestita dal gruppo criminale, le risorse così distratte ai creditori venivano reimpiegate in attività finanziarie gestite dall’ex avvocato e dai suoi complici all’estero, ed in particolare in Bulgaria.