Condividere le scelte sulle scuole superiori nel comune di Modena allo scopo di offrire spazi sempre più moderni, sicuri e adeguati alle sfide che la pandemia ha imposto.

Con questo obiettivo la Provincia, ente competente sull’edilizia scolastica superiore, e il Comune di Modena hanno siglato un accordo, approvato dal presidente Gian Domenico Tomei e dalla giunta comunale, nella seduta di mercoledì 4 agosto, in cui si indicano gli interventi previsti dalla Provincia stessa e quelli da valutare insieme, per far fronte alle esigenze di spazi; in base alle previsioni demografiche, infatti, e vista l’attrattività delle scuole provinciali, la popolazione scolastica superiore aumenterà costantemente almeno fino al 2027.

«Stiamo compiendo uno sforzo importante – sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia – per rafforzare l’offerta di spazi e la qualità degli edifici a servizio di una popolazione scolastica in costante crescita, anche a Modena che conta quasi la metà degli studenti superiori. Saranno 70 i nuovi spazi previsti il prossimo anno scolastico a livello provinciale di cui 29 a Modena con oltre 50 pronti a settembre, gli altri a dicembre. Stiamo realizzando in queste settimane importanti lavori di manutenzione e adeguamenti in vista del nuovo anno scolastico e grazie alle risorse del Pnrr, che per la Provincia superano i 23 milioni di euro, siamo impegnati a progettare l’edilizia scolastica superiore del futuro, più sicura e confortevole».

Come evidenzia il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli «la didattica a distanza ha aiutato nella fase dell’emergenza, ma tornare alla didattica in presenza al 100 per cento è fondamentale per la qualità dell’apprendimento e perché la scuola è il luogo dove si sviluppano formazione, relazioni e senso di comunità. Studenti e personale scolastico devono poter tornare in classe in sicurezza. L’accordo delinea un programma di potenziamento per mettere a disposizione spazi sicuri e adeguati ad affrontare le sfide e le innovazioni del prossimo futuro, consentendo ai nostri giovani di crescere in scuole sempre più confortevoli sicure e con l’auspicio di poter mettere a disposizione anche della città l’aula magna del Barozzi».

Tomei e Muzzarelli, inoltre, concordando che grazie alla campagna vaccinale, l’obiettivo resta quello di garantire da settembre la didattica in presenza e chiedono al Governo linee chiare e coerenti sulla ripresa delle lezioni, in particolare su distanziamenti e trasporto pubblico.

Tra i progetti principali del documento approvato da Provincia e Comune di Modena, sul futuro dell’edilizia delle scuola superiori di Modena, figurano la realizzazione di un nuovo edificio scolastico in un’area, di proprietà del Comune,  limitrofa al polo scolastico di Da Vinci, che potrà essere utilizzata in futuro da tutte le scuole interessate da importanti cantieri temporanei di miglioramento sismico e ristrutturazione.

Oltre a confermare i nuovi spazi del Centro Famiglie di Nazareth, quale sede distaccata del Fermi di Modena, una scuola in crescita dove sono previsti, anche in questo caso, lavori di adeguamento sismico non compatibili con l’attività didattica, nel documento si evidenziano la necessità «di valutare il fabbisogno di spazi del liceo Sigonio e l’ipotesi di assegnare alla scuola ulteriori spazi, alla luce della ripresa dei lavori del cantiere del Comune» e la previsione nel piano triennale 2021-2023 della Provincia dell’intervento di miglioramento e adeguamento sismico del Ramazzini, di proprietà comunale, in via Luosi, che diventerà appunto una nuova sede dell’adiacente Fermi.

Il documento prevede inoltre di valutare l’acquisto da parte della Provincia di Modena dell’immobile denominato “Stazione sperimentale agraria e pertinenze” in viale Caduti in Guerra 134, da destinare a succursale del liceo scientifico Tassoni; la riconversione a edificio innovativo di uno degli edifici scolastici del Corni di largo Aldo Moro e con, i  fondi del Pnrr destinati a nuovi edifici scolastici e loro riqualificazione energetica, si valuta la candidatura di uno degli immobili in largo Aldo Moro, dove sono presenti Iti e Ipsia Corni, oltre «alla nuova palestra del polo Da Vinci e alla possibilità – si legge nel documento –  e un nuovo edificio per ampliare il liceo Muratori San Carlo».

Il documento approvato da Provincia e Comune di Modena fornisce anche un quadro aggiornato degli interventi principali programmati dalla Provincia sulle 12 scuole superiori presenti in città.

Tra questi spiccano i lavori di miglioramento sismico al Fermi, la prosecuzione di quelli analoghi al Barozzi, con la ristrutturazione dell’aula magna, e sulle palazzine al Corni in largo Aldo Moro, oltre al nuovo edificio al polo Leonardo Da Vinci, per un totale di oltre nove milioni e mezzo di investimenti.

Per quanto riguarda i nuovi spazi, a settembre gli studenti superiori di Modena avranno a disposizione 29 aule e tre laboratori in più, grazie alla conclusione dei lavori di ampliamento del Selmi e dell’affitto del Centro Famiglia di Nazareth che sarà utilizzato dal Fermi in attesa di poter avviare il lavori al Ramazzini.