In questi giorni anche a Castelnovo Monti si è aperto un ampio dibattito, a tratti piuttosto acceso, sulle nuove normative introdotte a livello nazionale per l’accesso ad eventi e manifestazioni. In un momento in cui il territorio di Castelnovo, e dell’Appennino in generale, offre molti appuntamenti culturali di alto livello, questo dibattito ha coinvolto, a volte anche con accenti polemici, istituzioni come la Biblioteca Crovi, il Teatro Bismantova e in generale chi organizza questi eventi.

Sul tema interviene il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Emanuele Ferrari: “Vorrei partire da questa premessa: i servizi culturali, quelli della Biblioteca comunale in particolare, sono sempre stati e continuano a essere a disposizione di tutta la collettività. Dal 6 agosto abbiamo introdotto l’obbligo, per accedere ai locali nel Centro culturale Polivalente, del green pass. Non è stata una scelta nostra, ma come tutti sanno l’adeguamento a una normativa di carattere nazionale. A chi parla di “vulnus” alla democrazia per queste disposizioni, vorrei dire senza alcuna acredine che per noi l’esempio più concreto di rispetto per la democrazia è seguire le leggi e le normative. Siamo in piena estate, e nonostante ciò l’allarme per la pandemia è tutt’altro che superato: per ogni scelta intrapresa il primo criterio è stato quello della sicurezza di tutti. Alcuni commenti sull’applicazione di queste norme, chiamano in causa tutti coloro che ogni giorno lavorano in biblioteca e nei servizi della cultura. Ciascuno lo fa con grande impegno, competenza e dedizione. La vera ferita la procura chi scrive che la biblioteca non è più degna di tale nome, un commento che mi pare lesivo della dignità e professionalità di queste persone. Stesso discorso vale per le altre realtà che collaborano con noi per eventi culturali, artistici e non solo: voglio cogliere questo momento per ringraziare tutti loro. Non prendono gli applausi, ma senza stare sul palcoscenico, in silenzio, rendono possibile la crescita culturale di ciascun cittadino. Credo che il livello delle proposte e degli eventi di questa estate sia sotto gli occhi di tutti e non abbia necessità di essere rimarcato”.

Conclude Ferrari: “Siamo consapevoli che la situazione che abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando abbia comportato uno stress molto forte, e quindi cadere in atteggiamenti di paura e insofferenza sia possibile, ma l’aggressività dei toni, le accuse, le offese non possono invece far parte di una dinamica sociale sana e costruttiva.

Peraltro, proprio in considerazione delle difficoltà che hanno inciso in particolare sulla vita dei più giovani negli ultimi due anni, in autunno inizierà un ciclo di conferenze sulle conseguenze psicofisiche della pandemia, un progetto a cura della Commissione Scuola e Cultura e che vede la collaborazione dei settori Scuola e Sociale. Ogni opinione ha diritto di abitare la nostra società, ma il modo in cui la si espone e si porta avanti ha un peso e fa la differenza”.