Un primo bilancio delle attività del progetto “Transizione verso l’economia circolare nel territorio collinare e montano della città metropolitana di Bologna”, è stato presentato all’ultimo incontro del Focus Appennino metropolitano, organismo di concertazione delle politiche di sviluppo dell’Appennino.

Il progetto rientra tra le azioni pilota previste nell’Accordo con il Ministero della transizione ecologica per l’attuazione dell’Agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile 2.0 della Città metropolitana di Bologna.

L’elemento centrale del progetto è rappresentato dalle Linee guida che sono state elaborate, tenendo conto delle specifiche peculiarità ambientali e territoriali e minimizzando i consumi di energia e delle risorse naturali, delle emissioni inquinanti e contenendo in generale i costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

Tra le aziende che hanno aderito al percorso partecipativo, BASF, DISMECO, HERA, GAL Appennino Bolognese hanno confermato la volontà di aderire al panel che sperimenterà le Linee guida.

Il bilancio ha riguardato i documenti progettuali integrati con i contributi emersi durante il percorso partecipativo al quale hanno aderito Amministrazioni, rappresentanti delle forze economiche e sociali ed aziende dei 23 Comuni del territorio collinare e montano della città metropolitana.

Il progetto finanziato dal MITE terminerà formalmente il prossimo 30 novembre, ma i partecipanti all’incontro hanno confermato grande interesse per l’economia circolare nonché l’intenzione a strutturare un’azione progettuale organica finalizzata a perseguire l’obiettivo del Piano Strategico Metropolitano che indica l’Appennino come incubatore e luogo di sperimentazione dell’economia circolare, nell’ambito di un più complessivo distretto dell’economia sostenibile.

È inoltre emersa la necessità di strutturare azioni capaci di cogliere tutte le opportunità di finanziamento offerte dal PNRR, ai Progetti cofinanziati dalla Commissione Europea ed alla Programmazione regionale, a partire dai finanziamenti POR FESR.

L’incontro ha offerto l’occasione per un aggiornamento sull’attività di attrazione di nuovi investimenti in Appennino, come la partecipazione al MIPIM di Cannes, e per annunciare un nuovo progetto a supporto di potenziali nuovi residenti dell’Appennino attraverso la nascita di uno sportello dedicato al “vivere e lavorare nell’Appennino bolognese”.