Lunedì 18 ottobre Reggio Emilia partecipa alla Giornata contro la tratta degli esseri umani, una occasione promossa dalla Commissione europea a partire dal 2006 in tutta Europa per informare e riflettere su un fenomeno estremamente grave, configurata quale reato dagli ordinamenti nazionali e internazionali che, secondo gli studi e le indagini svolte, coinvolge nel mondo milioni di persone e migliaia di organizzazioni criminali.

Viene così ribadito il forte impegno promosso dall’Amministrazione sul tema: il Comune di Reggio Emilia è infatti impegnato a livello nazionale alla stesura del nuovo Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani con la presenza dell’assessore al Welfare Daniele Marchi, quale rappresentante di Anci, nella Cabina di regia interistituzionale. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con partner del Terzo settore, è inoltre quotidianamente impegnata nella tutela delle vittime di tratta e grave sfruttamento presenti sul territorio, in particolare attraverso il Progetto Rosemary – attivo dal 1997 – e la rete regionale ‘Oltre la Strada’ (Regione Emilia-Romagna).

“Se molto è stato fatto in termini di tutela delle vittime di sfruttamento sessuale – dice l’assessore Daniele Marchi – abbiamo ora l’intenzione di approfondire e conoscere l’impatto del grave sfruttamento lavorativo sul territorio reggiano. L’attenzione verso questo fenomeno è uno degli obbiettivi prioritari dei prossimi mesi, per favorirne l’emersione e promuovere la tutela dei cittadini gravemente sfruttati”.

L’emergenza sanitaria ha infatti impattato duramente sulla condizione delle persone a rischio di tratta o grave sfruttamento, rendendole ancor più vulnerabili nei confronti delle reti criminali, come risulta da diversi studi realizzati sia a livello nazionale che europeo: sono nati sorte di sistemi di ‘aiuto’ paralleli legati all’emergenza pandemica, che rendono ancor più dipendenti e stringono ancor di più la presa sulle persone già sfruttate o esposte a possibili sfruttamenti. Al fine di contrastare efficacemente le reti criminali e assicurare la giusta assistenza alle vittime, è perciò fondamentale la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali e gli enti del Terzo settore che operano per la legalità e l’affermazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Allo stesso modo risulta necessario il sostegno dei cittadini, che possono segnalare quelle situazioni che potenzialmente nascondono una grave violazione dei diritti, favorendo in questo modo l’emersione delle persone coinvolte. Inoltre, in un’ottica di contrasto al grave sfruttamento lavorativo, si dimostra sempre più importante che le persone operino scelte di consumo attente, sostenendo le filiere etiche.

 

UNA STRATEGIA COMUNE – Sono trascorsi 15 anni dall’istituzione della Giornata europea contro la tratta e, anche quest’anno, rappresenterà un’occasione utile per accendere i riflettori su questo fenomeno spesso poco conosciuto. Nonostante i progressi effettuati anche nell’ambito del contrasto e della protezione delle vittime, i dati recenti dimostrano che il fenomeno non è stato ancora eradicato. Lo sfruttamento di donne, uomini e minorenni nella prostituzione, nel lavoro, nell’accattonaggio e nelle economie criminali forzate (spaccio e furti), nei matrimoni forzati e nel traffico di organi rappresenta ancora oggi una piaga che mina gravemente i diritti umani delle persone coinvolte sia in Italia che all’interno dell’Unione Europea. Potenti organizzazioni criminali, spesso transnazionali, sfruttano le loro vittime in questi ambiti ricavando enormi quantità di denaro impattando inoltre negativamente sull’economia legale.

La Commissione Europea ha presentato recentemente la nuova strategia nella lotta alla tratta, un piano quinquennale che prevede numerose misure volte a contrastare il fenomeno. In Italia da oltre 20 anni è presente un Sistema nazionale antitratta, finanziato dal Dipartimento per le Pari opportunità – che attualmente è composto da 21 Progetti territoriali, che vedono la collaborazione di operatori pubblici e del terzo settore. Un sistema che opera su tutto il territorio nazionale e che attua: azioni di contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento; identificazione, protezione e assistenza delle vittime; interventi volti a favorire l’integrazione economico-sociale di queste ultime al fine di ridurre i rischi di ri-vittimizzazione.

Il Dipartimento per le Pari opportunità, la rete nazionale dei Progetti Anti-tratta e il Numero Verde Nazionale in aiuto alle vittime di tratta e/o grave sfruttamento si impegnano nell’organizzare, compatibilmente con il rispetto delle prescrizioni volte a contrastare l’emergenza sanitaria, eventi di informazione e sensibilizzazione uniti dal filo conduttore rappresentato dall’hashtag/slogan #liberailtuosogno.

Per maggiori informazioni sugli eventi di sensibilizzazione in programma si invita a visitare: il sito del Numero Verde (http://www.osservatoriointerventitratta.it/), le pagine Facebook del Numero Verde (https://www.facebook.com/NVAntitratta/) e della 15° Giornata Europea contro la Tratta (https://www.facebook.com/GiornataEuropeaControLaTratta/).