Le prime sedute degli organi accademici sotto la guida del Rettore Giovanni Molari pongono, come annunciato in campagna elettorale, un forte accento sul diritto allo studio e sul progressivo rientro in presenza delle attività didattiche. “Due anni di pandemia hanno duramente provato gli studenti e le studentesse dell’Alma Mater. Se agli esordi dell’emergenza la priorità è stata quella di non interrompere didattica e servizi, ora l’Ateneo decide di imboccare con sempre maggiore decisione la strada del sostegno al diritto allo studio”, afferma il Rettore.

Il riferimento è alla decisione assunta oggi dal Senato accademico che, la prossima settimana, attenderà il via libera del Consiglio di Amministrazione. L’Università di Bologna ha deciso infatti di rispondere alla “chiamata” della Regione e di cofinanziare le borse di studio per gli studenti idonei in esito al bando emanato da ER.GO. Già sul finire del mese di luglio l’Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale Paola Salomoni aveva proposto agli atenei regionali di farsi carico di una quota del fabbisogno finanziario necessario per le borse di studio. La Regione Emilia-Romagna, che si è sempre contraddistinta nel panorama nazionale per aver garantito a tutti gli idonei l’erogazione della borsa, ha infatti evidenziato agli atenei regionali l’esigenza di un cofinanziamento complessivo di un milione di euro per far fronte all’incremento del numero di studenti che scelgono le università del nostro territorio.

Sulla base dei dati di spesa sostenuti per borse di studio è pervenuta una proposta di finanziamento che per l’Alma Mater si sostanzia in oltre 560.000 euro. Il Senato ha espresso parere favorevole alla proposta del Rettore Molari, considerando che la borsa di studio regionale rappresenta un sostegno importante per gli studenti e in moltissimi casi condiziona l’accesso agli studi universitari o il loro proseguimento.

Nella seduta del Senato di oggi è anche stata presa un’importante decisione sulla modalità di svolgimento della didattica per il secondo semestre dell’anno accademico 2021/22. Lezioni ed esercitazioni continueranno a svolgersi sia in presenza che online, per non escludere gli studenti che, nell’incertezza del periodo, non hanno preso casa nelle sedi universitarie. Saranno però tendenzialmente in presenza – salvo motivate eccezioni per specifiche categorie di studenti – le prove di esame e le prove finali a partire indicativamente dal mese di febbraio. Apposite linee guida di ateneo disciplineranno i casi in cui, per singoli corsi di studio, saranno previste deroghe a tali norme. “Il segnale che vogliamo lanciare è molto chiaro – commenta il Rettore – ed è quello di un graduale ritorno in presenza, accompagnato da idonee misure di diritto allo studio, per le quali ci adopereremo anche a livello nazionale”.

“Il diritto allo studio – aggiunge Federico Condello, Delegato d’Ateneo per le Studentesse e gli Studenti – dovrà essere la nostra stella polare. Dobbiamo ricordare che la crisi pandemica farà sentire i suoi effetti, a livello di ISEE, a partire dal 2022. Avremo esigenze eccezionali alle quali far fronte con sforzi eccezionali e congiunti. La didattica telematica non è una risposta al diritto allo studio”.

Il Senato ha inoltre voluto sottoscrivere una mozione per manifestare l’adesione alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ogni giorno in Italia, 89 donne sono vittime di reati di genere commessi soprattutto da mariti e compagni (34% dei casi) o dagli ex (28% dei casi). In costante memoria della studentessa Emma Pezemo è stato ribadito “l’impegno dell’Alma Mater nel contrastare tutte le forme di violenza di genere, attraverso attività formative, incontri pubblici di informazione e sensibilizzazione e ogni altro strumento istituzionale idoneo”.

È stata infine nominata una commissione per il coordinamento dei progetti e delle attività collegate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per assicurare che l’Università di Bologna partecipi attivamente e nel miglior modo possibile alla sfida per il rilancio del Paese e che le attività connesse al PNRR siano pienamente integrate sia con le attività ordinarie, sia con i piani di sviluppo strategici, si è deciso di dare vita ad un presidio dedicato, la cui attività sarà di supporto alla Governance e agli organi accademici. La commissione avrà infatti funzioni istruttorie, di coordinamento generale, di collegamento con enti, istituzioni e soggetti esterni all’Ateneo.

Della commissione faranno parte i professori Loris Giorgini, Michele Bianchi, Patrizia Brigidi, Riccardo Brizzi, Angela Montanari; Alessandro Gargini, Lorenzo Marconi, Stefano Fanti, Giuliana Benvenuti, Gianluca Fiorentini; in rappresentanza del PTA Filippo Turchini; in rappresentanza degli studenti Andrea Giua. A coordinare i lavori sarà il prof. Maurizio Sobrero.