Dopo l’edizione 2020 tutta online causa le misure di restrizione dettate dalla pandemia da Covid-19 è tornata in presenza la cerimonia di consegna del Premio Lombardini venerdì 3 dicembre presso il Padiglione Buccola-Bisi del Campus S. Lazzaro, a Reggio Emilia, alla presenza del Pro Rettore della sede di Reggio Emilia Prof. Giovanni Verzellesi, del Direttore del Dipartimento Prof. Massimo Milani, del Governatore Eletto Distretto Rotary 2072 Emilia Romagna-Repubblica di San Marino Cav. Luciano Alfieri, del Presidente Rotary Club Reggio Emilia Ing. Maurizio Zamboni, dell’Avv. Ferdinando Del Sante Past Governor del Rotary Club di Reggio Emilia e dei rappresentanti della famiglia Lombardini: sig.ra Gianna Paglia Lombardini con il figlio Adelmo e le figlie Francesca ed Elena. Nell’occasione il Prof. Fabio Immovilli ha presentato una rassegna delle attività del laboratorio Lombardini frutto della donazione della Famiglia nel 2008 che supporta validamente progetti di ricerca industriale in stretta collaborazione con le realtà aziendali del territorio.

 

IL PREMIO

Il Premio di Studio Lombardini, del valore di 5.000 Euro, è destinato a giovani meritevoli laureati/e in Ingegneria Meccatronica (Corso di Laurea triennale) per favorirne il proseguimento degli studi con la successiva laurea magistrale in Ingegneria Meccatronica. Istituito nel 2005, in occasione del 25esimo anniversario della morte di Franco Lombardini, sotto la cui guida l’azienda Lombardini Motori divenne, negli anni 1970/80, leader europea e terzo costruttore al mondo di motori diesel di piccola e media potenza. In memoria di quanto fatto per i giovani dal marito, il quale fondò un Centro Studi in azienda, la signora Gianna, insieme ai figli, propose la borsa di studio annuale ”Franco Lombardini” e finanziò la costruzione di un laboratorio nel Campus universitario San Lazzaro, sede del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria.

Ogni anno ad essere premiati sono due studenti/studentesse: uno, il vincitore o la vincitrice dell’anno, laureato triennale che riceve una prima tranche; l’altro, il vincitore o la vincitrice dell’anno precedente che frequenta la laurea magistrale, con l’eventuale seconda tranche se conferma i requisiti necessari previsti dal bando.

L’edizione 2021 del Premio Lombardini è andata per la prima volta a una giovane donna, l’Ing. Diletta Sacerdoti, laureata in Ingegneria Meccatronica nella sessione 02/12/2020. Con una tesi dal titolo “Analisi cfd di un filtro antiparticolato pirolitico autopulente per motori diesel” che ha ottenuto la votazione di 110/110 e lode con encomio, relatore il Prof. Luca Montorsi e correlatore il Prof. Massimo Milani.

Confermata anche l’assegnazione della seconda tranche all’Ing. Luca Davoli, vincitore dello scorso anno.

“Vorrei esprimere la nostra sincera gratitudine alla famiglia Lombardini e al Rotary Club di Reggio Emilia – ha dichiarato il prof. Giovanni Verzellesi, Pro Rettore della sede di Reggio Emilia – anche a nome del Rettore Prof. Carlo Adolfo Porro, per essere al nostro fianco ogni anno, ormai da 16 anni. Con questo Premio si è scelto il modo migliore di ricordare la figura dell’imprenditore reggiano Franco Lombardini, purtroppo scomparso prematuramente, sostenendo giovani nel proseguimento degli studi. Sono tanti i giovani meritevoli che hanno potuto avvalersi del Premio verso la laurea magistrale. Un Premio che rappresenta un percorso impegnativo per tutti, per chi lo riceve e deve confermarlo l’anno successivo così come per i docenti che si sentono impegnati quotidianamente a mantenere alta la qualità della didattica e della ricerca. Infine vorrei esprimere le mie congratulazioni alla vincitrice, è la prima volta di una donna, speriamo sia di esempio per tante altre in futuro”.

“Siamo particolarmente soddisfatti di tornare in presenza con questa cerimonia – ha aggiunto il Prof. Massimo Milani, Direttore del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – oltre che con le attività quotidiane del Dipartimento. Intendo ringraziare il Rotary di Reggio Emilia e la famiglia Lombardini per non averci mai fatto mancare il loro supporto, anche in periodi particolarmente complessi. Dal 2008 poi, il Dipartimento può contare anche sul Laboratorio di dinamica delle macchine, interamente donato dalla famiglia Lombardini. Un importante strumento quotidiano per studenti/studentesse e ricercatori/ricercatrici che ci ha consentito, nel corso degli anni, di partecipare con successo a numerosi bandi di ricerca internazionale. Quest’anno siamo particolarmente orgogliosi del fatto che la vincitrice sia una giovane donna e, nel rivolgerle le congratulazioni di tutto il Dipartimento, esprimo anche l’auspicio che questo sia solo l’inizio e che le giovani studentesse continuino sempre di più a cimentarsi con i nostri studi che forniscono titoli molto richiesti ed apprezzati, come si sa, dal mondo imprenditoriale di questo territorio”.

“Franco Lombardini è stato un imprenditore lungimirante e innovatore – dichiarato l’Avv. Ferdinando Del Sante del Rotary Club di Reggio Emilia – che ha fatto la storia dell’imprenditoria reggiana. Mi auguro che la sua vita umana e professionale rimanga ai giovani di oggi come esempio”.

Per conto della famiglia Lombardini, la figlia Francesca, nel consegnare i premi aggiunge: “Nel congratularmi con i vincitori di questa edizione, intendo esprimere un ringraziamento speciale ai docenti del Dipartimento per saper trasmettere competenze e passione per lo studio e per la professione. Confermiamo quindi il sostegno della nostra famiglia nei confronti di Unimore, i cui risultati qualitativi e quantitativi rendono orgogliosi tutti”.

 

DILETTA SACERDOTI

Nata a Carpi (MO) il 1 gennaio 1998 si è diplomata al Liceo Scientifico “Alessandro Tassoni” di Modena nel 2017, con punteggio di 100/100 e Lode. Ha svolto un tirocinio interno all’università a conclusione del corso di laurea triennale in Ingegneria Meccatronica a Reggio-Emilia presso l’azienda spin-off universitaria ALEA DESIGN srl. L’attività di tirocinio è stata utilizzata per la stesura della tesi di laurea che ha riguardato la progettazione della geometria di un componente per l’abbattimento del particolato carbonioso trasportato dai gas di scarico di motori Diesel e le conseguenti simulazioni software dei campi di moto, pressione e temperatura all’interno dello stesso per ricercarne la configurazione ottimale. L’aspetto innovativo di tale applicazione  è rappresentato dalla natura chimico-fisica del processo di rigenerazione del materiale filtrante, che non fa capo a reazioni di ossidazione come avviene nei filtri allo stato dell’arte, ma sfrutta fenomeni di degradazione pirolitica che avvengono in quasi totale assenza di ossigeno, a temperature minori, in modo continuo e con la possibilità di ricircolare all’aspirazione parte del gas pulito, a tutto vantaggio dell’efficienza di gestione del motore e delle prestazioni di filtraggio.