Ass. Colla e pres. ENEA Dialuce a Tecnopolo Bologna

“Con il prossimo arrivo del Centro di ricerca Enea, un ulteriore importante tassello si avvierà a completamento, dopo il Data center del Centro meteo europeo, l’area del Tecnopolo di Bologna. Un importante centro di competenza, che potrà portare grande beneficio alle imprese delle filiere produttive dell’Emilia-Romagna e attrarre talenti da tutto il mondo”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, che questa mattina, assieme al neopresidente Enea, ingegner Gilberto Dialuce, ha fatto un sopraluogo al cantiere del Tecnopolo di Bologna, concentrandosi, in particolare, sul cantiere del lotto 1 dove è in fase di ristrutturazione l’edificio che ospiterà il nuovo Centro di ricerca Enea con focus sugli ambiti delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.

Successivamente, l’assessore Colla e il presidente Dialuce hanno tenuto un incontro al Centro Enea del Brasimone, sull’Appennino bolognese, per avere un aggiornamento sull’andamento delle attività e delle ricadute dei progetti in corso.

Ass. Colla a centrale ENEA Brasimone

“Enea è una grande istituzione pubblica di ricerca tecnologica che oggi riveste un ruolo centrale alla luce degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese – ha affermato il presidente Dialuce-. Qui ho visto due progetti che considero strategici e su cui vogliamo puntare: l’attività di ricerca sul nucleare di quarta generazione, che ha nel Brasimone un polo di eccellenza unico al mondo, e la ricerca sui radiofarmaci, per cui siamo intenzionati a cercare finanziamenti in ambito nazionale ed europeo”.

Le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, per voce dei due accessori presenti, hanno a loro volta assicurato sostegno e l’impegno a coinvolgere anche i Ministeri della Salute e della Difesa. “L’evoluzione dello studio sulla fusione nucleare per la diagnosi e cura oncologica è molto interessante – ha affermato Colla –. Siamo disponibili a fare un consorzio di progetto che preveda relazioni e alleanze a tutti i livelli per non perdere le opportunità di un asset davvero strategico e di grande prospettiva. Per quanto ci riguarda daremo sempre grande sostegno alla ricerca nella sua funzione di libertà democratica per progettare il nostro futuro”.

Al summit di oggi hanno partecipato anche la Città metropolitana di Bologna, l’Unione Appennino Bolognese e i Comuni di Camugnano e Castiglione dei Pepoli nonché la Regione Toscana, firmataria insieme a Enea e Regione Emilia-Romagna del Protocollo di intesa che ha condiviso sin dal 2019 l’avvio dell’importante progetto di rilancio.

Si tratta di un Protocollo che punta a rafforzare l’attrattività imprenditoriale di questo territorio anche attraverso le competenze specialistiche presenti nel Centro Enea del Brasimone, interessando i sistemi produttivi dei territori e gli enti interessati, quali proprio le Città metropolitane di Bologna e Firenze, le Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio.

I Progetti in corso finanziati dalla Regione

Sorgentina RF Thermomechanical Demonstration. È il progetto proposto da Enea per la realizzazione del primo prototipo di un impianto, per la produzione non convenzionale di radioisotopi utilizzabili per la filiera produttiva di radiofarmaci a scopo medicale. Con risorse della Regione Emilia-Romagna, che ha investito 3, 5 milioni di euro, si finanzia la parte di ricerca e di strutturazione dell’impianto ma non di produzione, fase successiva per la quale va sondato un effettivo interesse di soggetti pubblici/privati da coinvolgere. È in corso una proroga ed il progetto dovrebbe terminare il 31 dicembre 2023.

Linc-ER. Progetto Enea che intende realizzare una nuova infrastruttura in cui sia possibile sperimentare e sviluppare applicazioni innovative della radioterapia.Ad oggi la Regione ha investito oltre 380mila euro: è in corso una proroga ed il progetto dovrebbe terminare la fine del 2022.

Exadrone. Progetto proposto da Enea e Metaprojects, prevede la creazione di un laboratorio avanzato per la progettazione meccanica ed elettronica e la sperimentazione di droni con caratteristiche superiori agli standard di mercato. Ad oggi la Regione ha investito oltre 582mila euro. Il progetto terminerà 31 dicembre 2022.