Il 16 maggio 2019 il Comune di San Benedetto Val di Sambro ottenne la certificazione “Comune amico della famiglia” nel corso della convention “Comuni Family Friendly” organizzata dalla Provincia autonoma di Trento e promossa dal Network nazionale comuni amici della famiglia.

A distanza di due anni e mezzo, grazie alle sue politiche mirate al rafforzamento del welfare territoriale a sostegno delle famiglie, il Comune di San Benedetto è stato uno dei 4 Comuni italiani nuovamente invitato a Trento, nell’ambito a partecipare alla decima edizione del “Festival della Famiglia” che si è tenuto il 3 dicembre scorso a Trento presso il Castello del Buonconsiglio, per parlare del proprio percorso e per ricevere l’ulteriore riconoscimento per avere aderito – primo Comune d’Italia al di fuori del Trentino – alla rete europea dei comuni amici della famiglia, con tanto di consegna di attestazione, confermandosi in questo Comune a misura di famiglia.

La manifestazione è stata coordinata dall’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia, la natalità della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Comune di Trento, l’Università degli Studi di Trento e con il patrocinio del Dipartimento per le politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Durante il convegno, la cui mission è stata quella di portare valore aggiunto nella comunità diffondendo cultura e saperi sulle politiche di benessere familiare incentivando lo scambio di buone pratiche tra i numerosi partner che sono attivi e fanno rete sul territorio per sostenere le famiglie e la natalità, il fil rouge è stato indirizzato alle ‘misure’ della sostenibilità sociale, economica e demografica nel post Covid19, come indicato dal titolo della kermesse.

La società necessità sempre di più di attenzioni rivolte alla famiglia, questo ci dimostra la storia recente e non solo.” commenta il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni. “Per questo negli ultimi anni il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha deciso di dare il proprio contributo consapevole che se la famiglia sta bene, sta bene la società. I miei interventi hanno raccontato le politiche comunali per il benessere della famiglia e le azioni rivolte a quelle numerose, tra obiettivi raggiunti e prospettive di crescita, soprattutto in ambito di coinvolgimento giovanile, rimarcando il grandissimo valore aggiunto rappresentato dall’adesione al progetto da parte delle attività commerciali del comune e di ASCOM: grazie a loro è stato possibile realizzare una “family card” che dà diritto ad agevolazioni a favore di chi la possiede e, parallelamente, i contributi destinati alle famiglie numerose da parte del Comune vengono distribuiti sotto forma di buoni da spendere proprio in tali attività, pensando che questa iniziativa possa favorire le relazioni fra i consumatori e la rete commerciale locale, per dare vigore al rapporto di fiducia reciproca e sostenere l’economia del paese. L’obiettivo del progetto non è quello di incentivare la logica assistenzialistica, per le quali esistono altri strumenti pensati ad hoc, quanto piuttosto accompagnare le famiglie in un’epoca di forte inquietudine nei confronti del futuro con investimenti e soprattutto politiche (anche tariffarie) dedicate, sempre pensate anche per i più giovani. In questo, aderire alla rete è stato importante poiché ci ha consentito di collaborare con le altre realtà istituzionali per individuare le scelte amministrative che potessero contribuire al benessere delle famiglie nel medio e lungo periodo. Abbiamo fatto un po’ di conti e per i nuclei che rientreranno a pieno in questa iniziativa si potrà arrivare a risparmiare ogni annuo fino a 1.000€ per le famiglie con 3 figli, e fino a 600 € per quelle con 2 figli. Non c’è modo migliore di pensare al futuro guardando alle famiglie, ai loro bisogni e soprattutto ai loro figli”.

«Confcommercio Ascom affianca con grande piacere il Comune in questa iniziativa – ricorda Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna – per molteplici motivi: da sempre crediamo nel rapporto virtuoso e nella collaborazione tra pubblico e privato; questo a maggior ragione nei territori montani, nei quali alcune criticità socioeconomiche hanno carattere strutturale e sono state aggravate dall’emergenza sanitaria dei mesi scorsi, e dove quindi è necessario attivare e mettere a sistema tutte le risorse disponibili; infine, sappiamo, e ne siamo orgogliosi, che uno dei punti di forza del progetto è proprio il coinvolgimento degli operatori economici, che partecipando all’iniziativa “Locale amico della famiglia” offrono una scontistica e una serie di promozioni che permette di alleggerire la spesa mensile di famiglie e cittadini».