«Per affrontare le sfide impegnative dei prossimi anni c’è bisogno di un ente di area vasta come la Provincia, in grado di svolgere un ruolo di supporto per i Comuni e di coordinamento e collegamento con la Regione e lo Stato, una funzione di programmazione territoriale sovracomunale all’insegna della sostenibilità, proseguendo nella gestione di servizi importanti come l’edilizia scolastica superiore e la viabilità provinciale».

Lo afferma il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei in occasione, mercoledì 5 gennaio, dell’insediamento in teleconferenza del Consiglio provinciale di Modena scaturito dalle elezioni del 18 dicembre scorso.

«Come ente abbiamo superato anni difficili – aggiunge Tomei – durante i quali la Provincia è stata messa in discussione e ha subito pesanti tagli a seguito di una riforma che il referendum costituzionale ha superato. Per questo ora serve una nuova legge che restituisca dignità all’ente. Siamo ritornati protagonisti, anche grazie alle risorse assegnate per l’edilizia scolastica e la viabilità che ci consentono di garantire servizi all’altezza delle esigenze dei cittadini. Ma non solo. Nell’ambito della gestione delle risorse del Pnrr, in particolare quelle destinate all’edilizia scolastica, alle Province viene assegnato dal Governo un ruolo di programmazione, proposta progettuale e coordinamento dei Comuni di notevole rilievo che intendiamo svolgere con impegno e responsabilità affinché queste risorse siamo utilizzate al meglio e nei tempi previsti».

Sul Pnrr, infatti, sono usciti di recente i bandi per l’assegnazione agli enti locali di risorse pari a 800 milioni di euro per nuovi edifici, 500 milioni per le manutenzioni e 300 di euro per le palestre (quasi 50 milioni per le scuole emiliano-romagnole); le proposte da inviare al ministero saranno coordinate dalla Provincia e le graduatorie saranno approvate entro la primavera del 2022.

«Sono certo – ha concluso Tomei, nel salutare i nuovi consiglieri – che sapremo svolgere questo impegno con equilibrio e con quell’atteggiamento costruttivo che ha caratterizzato il precedente Consiglio, nell’esclusivo interesse della nostra comunità».

Durante la seduta è stata approvata la convalida dei nuovi consiglieri, eletti da oltre 700 tra consiglieri comunali e sindaci.

I CONSIGLIERI RESTANO IN CARICA 2 ANNI. APPROVANO BILANCI E PIANI, COMPETENZE E COMPOSIZIONE

I nuovi consiglieri provinciali rimangono in carica due anni e sono: per la lista “Insieme per una nuova provincia” Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena (confermato vice presidente dal presidente Tomei), Iacopo Lagazzi, sindaco di Guiglia, Maria Costi, sindaca di Formigine, Fabio Poggi, consigliere comunale di Modena, Maurizia Rebecchi, sindaca di Ravarino, Paola Guerzoni, sindaca di Campogalliano, e Monja Zaniboni, sindaca di Camposanto; per la lista “Unione Modena Civica-Uniamoci” Antonio Platis, consigliere comunale di Nonantola, Lavinia Zavatti, consigliera comunale di Medolla, Stefano Venturini, consigliere comunale di Cavezzo, e Luigia Santoro, consigliera comunale di Modena; per la lista “Civici, ecologisti e progressisti. Per una Provincia della sostenibilità” Mattia Veronesi, consigliere comunale di Finale Emilia.

In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale resta in carica due anni; le elezioni di dicembre hanno riguardato solo il Consiglio, mentre il presidente, sempre in base alla legge, resta in carica quattro anni.

Il consiglio, composto da 12 consiglieri che non percepiscono indennità, oltre al presidente della Provincia; l’organo approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente.

Alle Province sono assegnate le competenze sulla rete di quasi mille chilometri di strade provinciali, sull’edilizia scolastica superiore e sulla pianificazione della rete scolastica, oltre all’assistenza tecnico amministrativa ai Comuni, la pianificazione territoriale e le pari opportunità.