Continuare a parlare di pace, soprattutto in tempi di guerra. La nonviolenza è la strada maestra per imparare a vivere in pace, ce lo indicano i maestri come Gandhi, M.L.King, Nelson Mandela, Aldo Capitini, ma anche i tanti costruttori di pace meno famosi, ma protagonisti di esperienze straordinarie di azione sociale nonviolenta. Se ne parla sabato 26 marzo, alle 17, all’Officina Windsor Park al primo incontro del ciclo “Imparare a vivere in pace”, con un approfondimento sui costruttori di pace del mondo islamico: Badshan Khan, il “Ghandi Musulmano”; Fatima Meer; Jawdat Said e Chaiwat Satha-Anand, a cura di Adel Jabbar, sociologo nell’ambito della comunicazione interculturale. L’incontro è promosso dal Comune di Modena, Officina Windsor Park, Movimento Nonviolento e in collaborazione con la Casa delle Culture di Modena.

“Imparare a vivere in pace” è un ciclo di quattro incontri che si ispira alla memoria di Alexander Langer e alla sua esortazione a non smettere mai di “riparare il mondo” dai troppi guasti che lo mettono a rischio: la guerra, l’incuria ambientale ed energetica, i danni climatici, i diritti umani negati: queste sono frontiere di civiltà da conseguire per una “rivoluzione culturale” che sa costruire le concrete condizioni per la pace. E’ la sfida di oggi contro l’odio e contro i muri, per tracciare un futuro di umanità, rispetto, sostenibilità. I conflitti sono componente naturale nelle relazioni, sia su scala micro che macro, il ciclo di incontri si concentra sulle modalità e tecniche per gestirli con mezzi pacifici, condizione per evitare la loro degenerazione in scontro insanabile, violenza o guerra. Il progetto vede la collaborazione delle diverse associazioni riunite in ATS (Associazione Temporanea di Scopo) che insieme stanno realizzando il progetto 2022 per la gestione degli spazi sociali e comunitari presso il Windsor Park, oltre che della Casa delle Culture.