ROMA (ITALPRESS) – “I 5 miliardi previsti dal Def per evitare la recessione devono necessariamente essere ‘moltiplicatì da un’azione corale europea, che richiami lo spirito di collaborazione dimostrato durante la pandemia. Intanto mettiamo a disposizione competenza e professionalità dei nostri manager per tutte quelle iniziative che potremmo comunque prendere a livello nazionale, come ha prospettato il presidente del Consiglio, Mario Draghi”. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di Cida, dopo il varo del Def da parte del Governo. “Condividiamo l’appello del premier a dare testimonianza di fiducia e compattezza nell’affrontare la crisi provocata dalla guerra in Ucraina. E se una risposta efficace non può che essere condivisa a livello europeo, con una sorta di ‘Recovery fund bellicò, sappiamo che per alimentare la fiducia occorre agire tempestivamente, con pragmatismo e senza ‘fughe in avantì, come pericolosi scostamenti di bilancio o come vecchi e inefficaci contributi di solidarietà”, ha aggiunto. “I nostri manager possono dare un aiuto concreto su comparti produttivi colpiti dalle conseguenze della guerra. Dall’ottimizzazione dei consumi energetici nei cicli produttivi, alle soluzioni per migliorare l’offerta turistica o rendere più efficiente la logistica delle catene distributive. Possiamo anche aggiornare, con i nostri centri di formazione, il bagaglio professionale e di competenze di quella dirigenza che è in prima linea nel gestire una crisi inedita e dagli sviluppi imprevedibili. Certo anche i manager hanno i loro ‘cahiers de dolèances’ per l’inflazione che colpisce i redditi, per l’inadeguatezza del sostegno salariale alla dirigenza coinvolta in chiusure o riduzioni di personale, per la mancanza di risposte sul fronte previdenziale, per un carico fiscale punitivo per gli stipendi medio-alti. Tuttavia, ancora una volta, aderiamo all’invito del presidente dei Consiglio per un’azione comune, condivisa e coraggiosa”, ha concluso Mantovani.
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