Foto di Riccardo Gallini – Copyright: Meridiana Immagini

Un evento per ogni Distretto sanitario. Prende il via il mese del Caregiver familiare, dedicato a chi presta assistenza, in maniera volontaria e gratuita, a un caro disabile o comunque non autosufficiente. L’Azienda USL di Modena, in collaborazione con gli enti locali, ha organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare sul tema e approfondire un ruolo delicato che necessità del supporto di tutta la comunità, con servizi dedicati e iniziative per fare rete.

Il prossimo appuntamento in calendario – tutte le iniziative con le relative modalità di partecipazione e iscrizione sono consultabili all’indirizzo www.ausl.mo.it/caregiver-eventi-2022 – è in programma venerdì 20 maggio a Modena: dalle 9 alle 17 si terrà il convegno ‘Dai doveri alla consapevolezza dei diritti’ presso il Centro per le Famiglie. L’iniziativa sarà registrata e visibile sul sito istituzionale dedicato al Caregiver Regione Emilia-Romagna. La partecipazione potrà avvenire in presenza su invito o in collegamento web.

Gli altri appuntamenti:

A Vignola, il mese del Caregiver familiare prevede eventi dedicati tutti i martedì pomeriggio (24 e 31 maggio) nell’ambito del ‘corso di formazione pratica per affrontare la quotidianità, non sentirsi soli ed apprendere competenze e capacità’ presso la sala riunioni di Via Libertà 799.

A Castelfranco Emilia, mercoledì 25 maggio – dalle 9.30 alle 12.30 presso la Casa della Salute ‘Regina Margherita – è in programma l’iniziativa dal titolo ‘L’innovazione della rete dei servizi a sostegno del caregiver: stato dell’arte e nuove opportunità’.

A Finale Emilia, giovedì 26 maggio – alle 9 presso gli spazi de La Stazione Rulli Frulli – si terrà il workshop ‘La Comunità che cura’ per sperimentare la bellezza dello stare insieme, re-interpretando gli spazi della comunità come luoghi di opportunità.

A Pavullo, giovedì 26 maggio si svolgerà – dalle 15 alle 17 online e presso la sala dei 55 del Distretto di Pavullo – l’incontro ‘L’offerta dei Servizi sul territorio a favore dei caregiver familiari’.

A Sassuolo, venerdì 27 maggio alle 18.30 andrà in scena ‘l’Ape-Car(E):  Aperitivo di sensibilizzazione sul tema della Cura. Un’apecar sarà utilizzato come bar e sarà messo a disposizione dall’associazione ‘Anfass’. Inoltre, verranno distribuiti materiali informativi sui principali servizi e opportunità presenti sul territorio a favore e a supporto dei caregiver.
A Carpi, continuano gli incontri online dedicati ai ‘nuovi percorsi di cura’. Il prossimo appuntamento – dal titolo ‘Il Decadimento cognitivo: conoscere, prevenire, sostenere’ –  è in programma venerdì 27 maggio dalle 15 alle 17. Per iscriversi all’evento si può telefonare allo 059645421 oppure scrivere alla mail info@anzianienonsolo.it o al contatto WhatsApp 3939096596.

 

“Il mese del caregiver è un’occasione per riconoscere e valorizzare la figura  del caregiver:  una componente fondamentale della cura della persona, una risorsa preziosa del sistema della rete dei servizi socio-sanitari, ma anche una persona con bisogni che richiedono ascolto, tutela, formazione, sostegno e supporto – spiega Federica Rolli, Direttrice delle Attività socio-sanitarie dell’Azienda USL di Modena -. Le iniziative sono nate nel Tavolo Provinciale Caregiver, coordinato dalla nostra Azienda, composto da referenti dei servizi sanitari, degli enti locali e del terzo settore, che stanno lavorando insieme in modo coordinato sul tema. L’obiettivo è coinvolgere tutta la comunità locale nello  sviluppo di una cultura capace di riconoscere l’importanza del ruolo del caregiver e dei suoi diritti, informare e far conoscere i servizi e le opportunità dedicate presenti nei Distretti della provincia di Modena e realizzati nell’ambito del Progetto Provinciale Caregiver, in coerenza con le indicazioni della nostra Regione”.

“Il mese del caregiver è fondamentale per ricordare l’importanza di questa figura all’interno dei servizi – dichiara Andrea Fabbo, Direttore del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Azienda USL di Modena -. Il familiare può aiutarci a gestire meglio le problematiche di malattie lunghe e complesse, come ad esempio è la demenza, ma ha bisogno anche di competenze e sostegno. Per questo i professionisti del sistema sanitario devono lavorare insieme a loro. Fare il caregiver é, inoltre, un impegno oneroso e stressante e per farlo bene deve essere messo nelle condizioni di essere supportato e sollevato attraverso ascolto, formazione e sostegno anche economico. Il progetto caregiver della Regione Emilia-Romagna e, quindi, anche quello della nostra azienda va in questa direzione”.