Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato il nuovo regolamento “sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani” che ora è disponibile sul sito istituzionale del Comune di Finale Emilia – www.comunefinale.net – unitamente al modello con cui è possibile presentare proposte per l’attuazione dei patti di collaborazione tra pubblica amministrazione e cittadini.

“Lo strumento dei patti – dice il sindaco Claudio Poletti – permette di fare un significativo passo avanti nel percorso di collaborazione tra amministrazione e associazionismo, fortemente voluto dalla mia amministrazione. Aspettiamo con grande interesse le prime iniziative proposte, sappiamo che non tarderanno ad arrivare”.

Il modulo che illustra la proposta di patto di collaborazione dovrà essere consegnato alla segreteria comunale che la reindirizzerà all’ufficio di competenza.

“Grazie all’introduzione di questo regolamento – dice l’assessore ad Associazionismo e Volontariato, Anna Baldini – sarà possibile per i cittadini proporre direttamente all’amministrazione attività riguardanti la cura ed il mantenimento della cosa pubblica. Dai più piccoli interventi di decoro ed estetica urbana a quelli più consistenti di rigenerazione di strutture o aree pubbliche in disuso”.

In base alla tipologia di intervento, l’ufficio competente analizzerà la fattibilità del progetto e, dopo aver fornito un parere tecnico e ottenuto il visto contabile, lo sottoporrà all’approvazione della giunta quale organo di indirizzo dell’ente.

“Esempi concreti di patti di collaborazione – precisa l’assessore Baldini – possono riguardare la costituzione di un gruppo informale di quartiere che si prenda cura dell’area verde circostante, sfalciando l’erba, piantumando piante e con piccoli lavori di manutenzione oppure l’associazione che sceglie di curare aiuole pubbliche per abbellire luoghi di aggregazione o istituzionali, o ancora classi scolastiche che adottano un monumento e se ne prendono cura. Altri esempi possono essere l’organizzazione di giornate di raccolta rifiuti e attività di sensibilizzazione della popolazione, di eventi e manifestazioni ricorrenti oppure lo sviluppo di itinerari storico-culturali sul territorio”.