Una quarantina di persone, tra cui alcuni consiglieri comunali e qualche esponente
dell’Osservatorio Civico, hanno partecipato all’incontro con l’amministrazione e l’agronomo
Claudio Corazzin che si è tenuto nel pomeriggio, all’inizio della pista ciclabile ex Sefta.
Oggetto della riunione convocata domenica dal sindaco, l’intervento sugli oltre 600 fusti e
chiome da eliminare per mettere in sicurezza il tratto finalese che collega a San Felice e
alla ciclovia del Sole.

Corazzin ha illustrato con dovizia di particolari come si interverrà sulla ciclabile. “Abbiamo
riscontrato – ha detto l’agronomo trevigiano – molte piante i cui fusti sono morti in piedi. Si
tratta per la stragrande maggioranza di olmi nostrani, un albero che in questa stagione
terribile è stato praticamente sterminato in buona parte del nord Italia a causa di un fungo
trasmesso da un piccolo insetto”.
Sulle piante ormai secche, ha puntualizzato Corazzin, stanno già agendo altri funghi che
mettono le piante morte a rischio crollo. Per questo si rende necessario l’intervento di
eliminazione dei fusti e dei cormi (le chiome) ormai secchi.
“Intervento – ha aggiunto l’agronomo – che verrà fatto con una pinza forestale, grazie alla
quale si potranno eliminare le parti secche senza interferire con la vegetazione del
sottobosco che verrà preservata”.
Il sindaco ha informato i presenti che l’inizio lavori, previsto per oggi, è stato posticipato al
22 agosto. “Dovremo modificare l’ordinanza in vigore – ha precisato Poletti – perché da
oggi fino alla conclusione dei lavori, stimata a fine settembre, la cliclabile ex Sefta verrà
chiusa al transito di persone e cicli. La situazione di pericolo ci costringe all’adozione di questo provvedimento che avrà anche carattere sanzionatorio. In particolare, per questioni
di sicurezza, mentre l’impresa incaricata svolgerà i lavori non dovranno assolutamente
esserci persone nei pressi”.
Corazzin ha poi risposto ad alcune domande dei presenti sulla situazione di altri parchi e
viali alberati. L’amministrazione Poletti ha infatti incaricato Corazzin di effettuare il
censimento di tutto il patrimonio arboreo del Comune di Finale, patrimonio che – esclusa
la ciclabile – ammonta a 4.800 alberi.
“Per la prima volta – ha spiegato il sindaco Claudio Poletti – è stato eseguito a Finale
Emilia un censimento degli alberi presenti nel comune con conseguente valutazione di
staticità di tutte le piante, che sono state anche georeferenziate. In questo modo, non
appena ci verrà consegnata la documentazione, avremo modo di conoscere e valutare lo
stato di salute di tutti i nostri alberi, per poi decidere conseguentemente come e dove
intervenire per sanare situazioni di pericolo o eseguire interventi migliorativi. Decisioni che
prenderemo dopo esserci anche confrontati con la cittadinanza”.
Al termine dell’incontro il sindaco Poletti, Corazzin e alcuni dei partecipanti hanno svolto
un sopralluogo sulla pista ciclabile, durante il quale l’agronomo ha illustrato anche il
funzionamento dello strumento utilizzato per verificare le condizioni statiche delle piante, il
resistografo.