Ieri, 8 settembre, al termine di articolata attività d’indagine iniziata dalla Squadra Volante e proseguita dalla Squadra Mobile di Modena, sono stati arrestati, nella quasi flagranza dei reati, due cittadini tunisini, uno di anni 30 ed uno minorenne di anni 16, entrambi irregolari sul territorio nazionale, gravemente indiziati, in concorso tra di loro, dei delitti di rapina pluriaggravata in abitazione commessa con l’uso di armi, di violenza sessuale di gruppo e di lesioni volontarie pluriaggravate aggravate ai danni di una donna e di un uomo di origini magrebina rispettivamente di anni 28 e 25.

Nello specifico verso le 2.00 i due indagati, dopo aver avuto accesso all’interno dell’abitazione delle vittime in quanto uno di loro conoscente dell’uomo, iniziavano a percuotere violentemente la coppia con pugni e calci. Successivamente, dopo aver impugnato e brandito un coltello da cucina ed un cutter, attingevano ripetutamente l’uomo in diverse parti del corpo, dopo averlo costretto a denudarsi, infliggendogli plurime ferite sugli arti inferiori ed a livello toracico.

Anche la donna, sotto la minaccia del coltello, veniva costretta a spogliarsi completamente ed a baciare uno dei due aggressori che la toccava contro la sua volontà ponendo in essere atti sessuali. Le  violenze  venivano audio  e  videoriprese dagli  indagati con l’utilizzo di  un telefonino.

Durante gli accadimenti delittuosi, sopraggiungeva personale delle volanti a seguito di segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa per una  presunta  lite  in atto all’interno dall’appartamento in questione. A quel punto i due indagati si davano alla fuga uscendo da una finestra della cucina, approfittando di un’impalcatura presente all’esterno dell’edificio, e facendo perdere inizialmente le loro tracce, non prima di aver rapinato le vittime delle chiavi di casa e dell’autovettura nonché della somma di 1400 euro. Al  fine di ostacolare le indagini gli indagati, prima di uscire dall’appartamento, si sono cambiati gli abiti, imbrattati del sangue della vittima, indossando alcuni vestiti di proprietà dell’aggredito.

La Squadra Mobile, ha avviato ininterrotta attività di ricerca volte al rintraccio dei due uomini dei quali era stata fornita una sommaria descrizione. L’attività d’indagine ha consentito di rintracciare dopo poche ore i due rapinatori all’interno di un casolare abbandonato in contrada a Modena a circa 3 km di distanza dal luogo dei fatti.

I due arrestati sono stati trovati in possesso della somma di denaro poco prima rapinata, del telefono cellulare e dell’abbigliamento di proprietà dell’uomo aggredito. Mentre all’interno dell’abitazione delle vittime venivano rinvenuti vestiti ancora intrisi di sangue appartenenti ai due aggressori.

Le vittime della rapina, delle lesioni e della violenza sessuale sono state refertate: l’uomo ha riportato multiple ferite d’arma bianca a livello di torace e arti inferiori, frattura di seno mascellare sx e frattura ossa nasali da opera terzi – frattura chiusa delle ossa malare e mascellare superiore, giudicate  guaribili in iniziali  giorni  30;  la donna,  policontusioni  e  frattura delle ossa nasali, giudicate guaribili in iniziali giorni 20.

Nel corso delle indagini la polizia giudiziaria è riuscita  ad  acquisire le raccapriccianti immagini, comprensive dell’audio, della rapina con la brutale aggressione e violenza sessuale, filmate dagli stessi arrestati.