Il 23 settembre il movimento Fridays for Future (FFF) torna a riempire le piazze di tutto il mondo per manifestare contro la crisi climatica. L’obiettivo è quello di chiedere a gran voce che i leader politici e le grandi corporation mettano le persone prima dei profitti. La crisi climatica è intrinsecamente legata al sistema economico e produttivo creato dall’uomo: l’aumento dei gas serra e lo sfruttamento delle risorse naturali sta portando ogni giorno più intensamente a reali e devastanti conseguenze sulle fasce più deboli della popolazione mondiale, le quali vengono puntualmente sfruttate a vantaggio dei pochi.

Lo sciopero si svolgerà contemporaneamente in tantissimi Paesi, e per l’Italia questa data è doppiamente importante perché rappresenta un ultimo invito, prima del voto del 25 settembre, affinchè “le elezioni siano delle elezioni per il clima”.

Come in tante altre città anche Modena è pronta a riempire le strade e le piazze, e lo farà con ben due appuntamenti in provincia: si partirà infatti al mattino alle 8.30 con il corteo a Sassuolo, che ha come punto di partenza l’Istituto A. Volta, si dirigerà al Tample Bar per poi concludere sul piazzale della Rosa.

La manifestazione continuerà alle ore 18 a Modena, con il ritrovo in Largo San Giorgio, di fronte a Piazza Roma. Da lì seguirà il corteo verso via Emilia si proseguirà fino a Largo Sant’Agostino. Tantissime Associazioni modenesi e comitati attivi nel volontariato sociale, nella divulgazione scientifica, nella sensibilizzazione sulle tematiche ambientali (ma non solo) si sono unite al movimento Fridays for Future aderendo alla manifestazione “Global Strike for Climate”.

Tra i protagonisti della manifestazione, ci sono anche le reti degli studenti sia universitari (UDU) che delle scuole secondarie (rete degli studenti Medi): sono loro la generazione che più urgentemente sta chiedendo un cambiamento del Sistema, per poter affrontare il futuro.  Non ascoltare le voci di chi ha “più tempo davanti” è un’azione egoistica e irresponsabile.

A fianco delle associazioni, anche la CGIL ha deciso di aderire all’iniziativa, e in particolare FLC-CGIL ha proclamato lo sciopero nazionale il 23 settembre: uno sciopero che coinvolge in primis tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici del comparto istruzione e ricerca (scuola, università, EPR, AFAM), compresa l’Area dirigenziale e i docenti universitari, oltre che la formazione professionale e le scuole non statali.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, a portare in piazza la propria voce e i propri messaggi e pensieri per dare un segnale forte relativo alla necessità di politiche che mettano al primo posto la giustizia climatica, e quindi la giustizia sociale.

Per maggiori info sulla manifestazione nazionale: https://fridaysforfutureitalia.it/