Vuoi diventare un procacciatore d’affari? Si tratta di quella figura che si occupa di promuovere i prodotti e servizi di un suo cliente, ricercando persone che sono interessate all’acquisto. In questo modo, il procacciatore d’affari (come suggerisce il nome stesso) incrementa la potenziale clientela del suo titolare.

Come viene svolta questa attività? Come puoi diventare anche tu un procacciatore d’affari *? Andiamo a scoprirlo insieme.

Cosa fa il procacciatore d’affari?

La figura del procacciatore d’affari è spesso poco conosciuta da coloro che non svolgono quest’attività. In breve, come abbiamo anticipato, il procacciatore d’affari ha il compito di mettere in contatto la domanda e l’offerta di un bene o servizi.

Infatti, lui si occupa di promuovere i prodotti di un suo cliente, al fine di trovare persone potenzialmente interessate all’acquisto.

Nello specifico, il procacciatore riceve un incarico da un cliente, detto preponente.

Ebbene, dopo aver ricevuto tale incarico, il procacciatore inizierà fin da subito a proporre potenziali clienti. Se questi saranno interessati, il procacciatore preparerà una proposta contrattuale e darà il via alla trattativa.

Cosa serve per diventare procacciatore d’affari?

Solitamente, per molte professioni vengono richiesti dei requisiti specifici per poterle svolgere.

Ad esempio, se vuoi diventare un commercialista, oltre ad avere una laurea in economia devi essere registrato all’Albo e svolgere un esame di Stato.

Ecco, quando parliamo del procacciatore d’affari questi requisiti vengono meno e, di conseguenza, possiamo affermare che si tratta di un lavoro adatto a chiunque.

Procacciatore d’affari: posso farlo in prestazione occasionale o serve la Partita IVA?

Una delle domande che coloro che vogliono diventare procacciatori d’affari si pongono più spesso riguarda la necessità o meno di avere la Partita IVA.

Iniziamo con il capire quando una Partita IVA è necessaria e quando no. Dunque, quando la tua attività è abituale o professionale, scatta per te l’obbligo di avere una Partita IVA.

Quando parliamo del procacciatore d’affari, facciamo riferimento ad un’attività che, automaticamente, si inquadra come occasionale, perché non viene svolta presso lo stesso cliente in modo continuativo.

Questo vuol dire che l’attività di procacciatore d’affari non richiede necessariamente l’apertura della Partita IVA fin da subito.

In questo modo potrai sperimentare se il procacciatore è il lavoro che fa per te, pur rimanendo “in ambiente sicuro”. Tuttavia, se la tua attività dovesse diventare abituale, scatterà per te l’obbligo di aprire la Partita IVA.

Se dovessi fare il passo successivo, quindi rendere la tua attività abituale, dovrai anche iscriverti alla Camera di Commercio per accedere alla gestione commercianti INPS.

L’apertura della Partita IVA include diversi passaggi importanti che andranno a determinare i tuoi futuri guadagni. Ad esempio, dovrai scegliere il tuo codice ATECO e il tuo regime fiscale. Per questo motivo ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale.

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