“È un grande orgoglio per l’Emilia-Romagna essere i ‘custodi’ di uno dei simboli più significativi della nostra Repubblica. E il vostro impegno per essere qui oggi è autentico patriottismo e amore per l’ltalia, coltivato lontano dai riflettori, ogni giorno”.

Così il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, ha iniziato il suo intervento in occasione della celebrazione del 226^ anniversario della proclamazione del Primo Tricolore.

Alla cerimonia, che si è svolta questa mattina in piazza Prampolini a Reggio Emilia, erano presenti anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il sindaco del comune di Reggio Emilia, Luca Vecchi, le autorità civili e militari.

Ricordando la lunga lotta per ottenere la democrazia e la libertà che fanno del tricolore il riferimento morale del nostro Paese, il presidente Bonaccini ha anche ribadito il valore della bandiera come simbolo di popolo, in tutto mondo: “Non è un caso che chi oggi lotta per la propria libertà contro regimi oppressivi lo faccia esibendo la bandiera del proprio Paese. Penso alle ragazze e ai giovani dell’Iran, che pagano con la vita la lotta per la libertà e la democrazia. L’ultimo, Mehdi Zare Ashkzari, aveva studiato e lavorato a Bologna, nella nostra Regione e a lui, come a Patrick Zaki e a tutti coloro che combattono per i diritti delle persone va il nostro sostegno e il nostro appoggio”.

 

Dall’Emilia-Romagna al resto del mondo, ma anche la forza della comunità emiliano-romagnola nell’affrontare, restando sempre uniti, le sfide di questi anni come il terremoto del 2012 e la pandemia, fino alle prospettive per un futuro vicinissimo.

“Nei prossimi mesi la politica sarà chiamata a realizzare concretamente quanto progettato col Pnrr- continua Bonaccini-. E’ un’occasione irripetibile non solo per la nostra Regione, ma per l’intero Paese, che avrà così la possibilità di colmare quei divari storici che in diversi ambiti ci dividono dal resto dei Paesi europei; ma anche e soprattutto di ridurre le disuguaglianze che nel nostro Paese allargano ogni giorno la forbice tra chi ha molto, e sono sempre di meno, e chi ha poco o nulla, e sono sempre di più”.

Infine l’appello del presidente  a non dare mai per acquisite le nostre conquiste.

“Come diceva David Sassoli, di cui tra pochi giorni celebreremo l’anniversario della scomparsa, “In una democrazia non ci sono mai conquiste scontate, sta a noi dare attuazione alle nuove strategie, alle nuove politiche, alle nuove responsabilità comuni”. Buona festa del Tricolore a tutti”.