ROMA (ITALPRESS) – A due giorni dalla scomparsa di Gianluca Vialli, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha affidato il suo emozionato ricordo ad una lettera indirizzata proprio all’ex bomber di Juventus e Nazionale, morto a 58 anni dopo una lunga battaglia con un tumore al pancreas. “Caro Gianluca, in fondo è solo una questione di abbracci – si legge nella missiva pubblicata sul sito della Federcalcio – Il lungo e caloroso abbraccio dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera da calciatore. L’abbraccio indissolubile che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti da vicino e che ti vogliono bene. L’abbraccio inaspettato che ci siamo scambiati nella prima telefonata in cui hai accettato il ruolo di capo delegazione della Nazionale con entusiasmo, ma anche con il pudore che ha contraddistinto la tua vittoriosa esperienza da dirigente federale. L’abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto (Mancini, ndr) in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato”. “E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona così speciale – prosegue il numero uno di via Allegri – Perchè è proprio questo il punto, caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali. E’ stato il tuo carisma elegante, unitamente alla tua voglia di vivere e di vincere che infondevi a tutti, a rendere gli Azzurri, i tuoi Azzurri, Campioni d’Europa”. “A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale. Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. E’ l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia – termina Gravina – che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi. Buon viaggio”.
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