Inaugurato il 9 febbraio 1973 nel cuore della zona universitaria di Bologna, su un lato di Palazzo Bentivoglio, il Teatro delle Moline compie 50 anni e per l’occasione l’attrice e regista Marinella Manicardi rimette in scena lo storico spettacolo “Freud e il caso di Dora” di Luigi Gozzi, fondatore del teatro.

Oggi pomeriggio alle 18.30 nel foyer dell’Arena del Sole si terrà l’incontro “Il Teatro delle Moline cinquant’anni dopo”, a cui parteciperanno la delegata del Sindaco alla Cultura Elena Di Gioia; il direttore di ERT Valter Malosti; Gerardo Guccini, Università di Bologna, i giornalisti e critici teatrali Gianni Manzella e Massimo Marino e la manager culturale Cheti Corsini. Condurrà Marinella Manicardi, che ha ideato l’iniziativa per omaggiare un luogo simbolico della città e il regista, docente e studioso Luigi Gozzi scomparso nel 2008, che tanto ha dedicato nella sua vita a questo spazio.

In vista di tale ricorrenza, nella seduta del 21 settembre 2022, la Commissione Toponomastica del Comune di Bologna ha accolto la proposta della delegata Elena Di Gioia di intitolare a Luigi Gozzi uno spazio pubblico cittadino, la cui individuazione verrà completata nel prossimo incontro della commissione consultiva.

“L’esperienza del Teatro delle Moline di Luigi Gozzi e Marinella Manicardi ha fortemente segnato la nostra città e la scena teatrale – sottolinea Elena Di Gioia -. Uno spazio che ha accostato alla penombra del ritrovarsi nella piccolezza di uno “stanzone” come affettuosamente è stata descritta la piccola sala in via delle Moline, con la forza, il rigore e la grande qualità dell’arte scenica, di produzione di spettacoli, ospitalità di artisti e compagnie, incontri, laboratori, luogo di ricerca e attenzione al processo artistico, teatrale e alla drammaturgia. Uno spazio e una esperienza quella del Teatro Nuova edizione e del Teatro delle Moline che ha gemmato incontri e che ha nutrito una cultura teatrale nella nostra città per i tanti che lo hanno attraversato. Per rendere omaggio al fondatore e regista Luigi Gozzi scomparso purtroppo nel 2008, l’Amministrazione ha deciso di intitolare uno spazio pubblico, come riconoscimento al suo pensiero e all’arte che ha ricercato, all’esercizio critico che ha esercitato alimentando fortemente la cultura teatrale e degli incontri nella nostra città”.

“È una bellissima notizia – aggiunge Marinella Manicardi -, Luigi Gozzi sarebbe molto onorato e anche divertito all’idea di un luogo bolognese intitolato al suo nome! Sono sicura che a Bologna esiste uno spazio pubblico piccolo, raccolto, silenzioso, non lontano dal centro storico, Gozzi non si è mai mosso da lì. Dove ci si possa fermare a conversare tra gli alberi. O leggere un libro, o aspettare qualcuno che ami e che arriverà, felice di rivederti. È bello che la storia di Luigi Gozzi e delle Moline nella città di Bologna continuino ancora. Il teatro crea una memoria lunga e va gustata e raccontata”.