Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro fra gli amministratori dell’Unione delle Terre d’Argine sulla presentazione del bilancio 2023 con i sindacati Cgil e Cisl del Distretto di Carpi.

L’Unione ha comunicato che il bilancio è stato improntato tenendo presente una serie di fattori: l’adeguamento salariale per i dipendenti a seguito del rinnovo del contratto nazionale, l’aumento di tutte le utenze a fronte dei forti rincari energetici, l’inflazione elevata che fa aumentare i costi dei vari servizi erogati da terzi, i minori trasferimenti socio sanitari e i minori trasferimenti dello Stato agli Enti Locali, il contenimento delle spese, ove possibile.

Inoltre, negli ultimi anni c’è stato un incremento della richiesta di servizi, in particolare modo su nidi, e spese legate al welfare e all’handicap.

A fronte di tutti questi fattori l’Unione ha deciso di continuare ad erogare i servizi ai cittadini -sostegno scolastico, handicap, non autosufficienza – tenendo ferme le relative tariffe. Si continueranno a fare degli investimenti e azioni per continuare la lotta all’evasione fiscale.

E’ stato introdotto un sistema solidaristico tra i 4 comuni dell’Unione (Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano) per fare in modo che tutti i cittadini possano avere i medesimi servizi, visto che i comuni hanno conferito all’Unione tutti i servizi alla persona.

“A seguito di questi fattori – spiegano Maurizio Guidotto (Cgil) e Claudio Mattiello (Cisl)  – siamo stati informati che alcuni aumenti di tasse che gli amministratori erano riusciti ad evitare nel bilancio 2022, saranno purtroppo costretti ad introdurli nel 2023 rivedendo la fiscalità generale”.

In particolare viene introdotta una revisione delle aliquote Imu, ma solo per i fabbricati di categoria D (capannoni) e i fabbricati di categoria C sfitti (locali di uso terziario e commerciale).

Viene anche previsto un adeguamento dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef livellandola fra tutti i 4 comuni dell’Unione allo 0,60%. Questo adeguamento significa che per il comune di Carpi e Novi ci sarà un incremento dello 0,10%, mentre per i comuni di Campogalliano e Soliera dello 0,20%.

“Valutiamo positivamente che l’Unione abbia deciso di confermare tutti i servizi alla persona senza aumentare le relative tariffe e di continuare gli investimenti per il territorio – continuano i sindacalisti di Cgil e Cisl del distretto di Carpi –  ma abbiamo anche detto agli amministratori pubblici di essere molto preoccupati per l’adeguamento dell’addizionale comunale Irpef che porterà ad un aumento, se pur lieve, dell’Irpef sicuramente a svantaggio dei redditi medio bassi”.

“Preso atto della decisione unilaterale e non condivisa – spiegano Maurizio Guidotto e Claudio Mattiello – abbiamo chiesto all’Unione di adottare tutti quei provvedimenti atti a tutelare le fasce meno abbienti dei cittadini utilizzando, ad esempio, l’elevazione della soglia di esenzione e l’applicazione di un meccanismo di progressività”. Su questa richiesta, l’Unione si è riservata di fare le dovute valutazioni.

Inoltre, Cgil e Cisl hanno chiesto di confermare che l’erogazione dei servizi debba rimanere nel perimetro pubblico e non procedere ad eventuali esternalizzazioni.