Un apposito “Patto per la Sicurezza” da sottoporre agli organi preposti in grado di aumentare la portata della videosorveglianza in città, attraverso l’utilizzo esclusivo delle immagini, su solo pubblico o privato ad uso pubblico, catturate attraverso telecamere poste su edifici privati.

Lo schema del “patto” da sottoporre agli organi preposti è stato approvato dalla Giunta del Comune di Sassuolo attraverso la delibera n° 42 del 1 marzo pubblicata in Albo Pretorio.

La partecipazione dei soggetti privati al potenziamento degli impianti di videosorveglianza è una pratica già ampiamente valutata da alcuni Comuni che hanno ammesso questa attività nel regolamento sulla videosorveglianza: il cittadino, l’associazione o l’operatore economico possono acquistare tecnologie e telecamere utili a migliorare gli impianti comunali e metterle a completa disposizione dell’Amministrazione comunale perdendo però qualsiasi possibilità di visionare le immagini.

Dovrà trattarsi di impianti moderni dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di segnali di allarme alle centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza convenzionati. Previa idonea e preventiva valutazione dell’impatto privacy.

Siccome sul suolo pubblico solamente Comune e forze di polizia possono effettuare riprese, il passaggio delle telecamere al Comune significa l’inibizione di qualsiasi intromissione da parte del privato.

Il sistema messo a disposizione dal privato diventa, quindi, a tutti gli effetti una appendice dell’impianto comunale. Senza possibilità di ingerenza all’interno del sistema da parte di soggetti terzi.

La legge n. 48/2017 ha ammesso specifiche agevolazioni tributarie a favore del privato che investe in queste tecnologie, ma il dl 14/2017 richiede alcuni importanti passaggi formali. Intanto il regolamento comunale dovrà disciplinare questa opportunità prevedendo specifici benefici anche in termini di tributi locali. E poi il sindaco dovrà sottoscrivere un patto per la sicurezza ad hoc in prefettura, il cui schema è appunto stato approvato dalla delibera di Giunta n°42 del 1 marzo.