Irene-Priolo (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Pietro Ballardini)

Da subito l’applicazione del cosiddetto Deflusso minimo vitale (Dmv) estivo, che consentirà a Consorzi di bonifica, aziende agricole e privati – titolari di concessioni – di prelevare e accumulare più acqua in caso di precipitazioni e possibilità di riempire i canali per uso ambientale oltre i volumi concessi per uso irriguo. Il provvedimento sarà approvato nella prossima seduta di giunta.

A breve, un nuovo piano di interventi per la salvaguardia della riserva idropotabile da sottoporre al Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Questo quanto emerso dalla Cabina di regia per la criticità idrica, che si è tornata a riunire oggi in Regione, per la seconda volta da inizio anno. Conseguente alla dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale dello scorso 4 luglio (poi prorogato al 31 dicembre 2023), la cabina si era riunita già lo scorso 11 gennaio.

Nel corso dell’incontro di oggi è stata restituita la fotografia della situazione meteo-idro-climatica che vede la parte occidentale della regione in sofferenza a causa delle scarse piogge invernali, con invasi quasi vuoti e livelli del Po bassissimi. È stato inoltre fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi realizzati grazie alle risorse assegnate dal Governo per far fronte all’emergenza siccità 2022 in Emilia-Romagna (la regione che ha avuto più aiuti, quasi 10 milioni e 700mila euro): 49 interventi, oltre il 61%, sono già conclusi, 22 in fase avanzata e 7 in affidamento.

“Ci siamo attivati da subito per non farci trovare impreparati all’estate- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega all’Ambiente- e lo abbiamo fatto muovendoci su più fronti. L’anticipo del Deflusso minimo vitale permetterà di accumulare scorte idriche in caso di pioggia invasando tutto il possibile, da utilizzare quando aumenteranno le necessità di irrigazione delle colture. Sul fronte dell’idropotabile candideremo interventi per alcuni milioni di euro per interventi mirati alla salvaguardia della riserva idropotabile; è fondamentale, però, che ciascuno faccia la propria parte”.

Alla Cabina di regia, che si aggiornerà nel mese di maggio, hanno partecipato rappresentanti dell’assessorato all’Ambiente, Autorità Distrettuale Fiume Po, Aipo, Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Arpae, Atersir, Gestori Servizio Idrico integrato, Anbi (Unione regionale delle bonifiche) e Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna.