Aumentano le diagnosi di tumore ma, grazie anche a terapie sempre più mirate ed efficaci, aumentano anche i guariti, che necessitano di un’assistenza diversa e complementare a quella ricevuta nella fase di trattamento della malattia. Le conseguenze emotive e fisiche per la persona con una storia di tumore sono infatti evidenti e vanno affrontate seguendo appropriati stili di vita, contrastando gli eventuali effetti collaterali delle terapie e svolgendo un’attività fisica costante, anche sotto la supervisione di personale esperto.

Da questa importante premessa nascerà a Carpi il primo “Percorso del Benessere”, un nuovo progetto proposto dalla Medicina Oncologica di Area Nord, diretta dal dottor Fabrizio Artioli, in sinergia con AMO – Associazione Malati Oncologici di Carpi.

Il progetto coinvolge anche l’Ortopedia di Carpi diretta dal dottor Saverio Luppino, e la Medicina dello Sport guidata dal dottor Gustavo Savino: proprio nella sede della Medicina dello Sport adiacente alla Piscina comunale di Carpi avverranno le valutazioni per l’invio al Percorso Benessere, che proporrà attività, consulenze e terapie integrate a pazienti indicati dall’Oncologia e che sentono il bisogno di un aiuto o di risposte ai problemi che la malattia e le terapie svolte possono avere lasciato, tra cui stanchezza e conseguente riduzione del movimento, dolori muscolo-scheletrici, sindrome menopausale e disturbi dell’umore.

Come funziona – A seguito della valutazione del medico oncologo di riferimento, il paziente verrà inviato al Percorso Benessere, dove potrà svolgere attività motoria adattata, anche in acqua (nell’ambito della convenzione esistente con i gestori della Piscina comunale di Carpi), oltre a poter partecipare alle attività in essere proposte da tempo dall’Associazione AMO.

Il programma di lavoro, personalizzato in base alle condizioni di salute di ciascuna persona, sarà redatto da un medico esperto nella riattivazione motoria, in collaborazione con le chinesiologhe specialiste in attività motoria preventiva e adattata.

Inoltre, grazie alla disponibilità di un medico volontario AMO, nel percorso è prevista l’attività di ascolto e consulenza personalizzata per promuovere un adeguato stile di vita verso l’abolizione di condotte a rischio e prevenire malattie croniche come diabete, ipertensione e obesità, che, sempre più frequenti nella nostra popolazione, riducono l’aspettativa di vita e contribuiscono ad aumentare il rischio di ripresa della malattia oncologica.

“L’approccio proposto dall’oncologia integrata – spiega il dottor Artioli –, in accordo con le linee guida delle società scientifiche di riferimento, consiste nell’impiego di trattamenti di supporto e complementari in combinazione con i percorsi diagnostico-terapeutici convenzionali per la cura del tumore, al fine di offrire un aiuto efficace e sicuro nell’ottica di una assistenza sanitaria globale. L’obiettivo di questo nuovo Percorso che si vuole sperimentare è quello di migliorare salute e qualità della vita, ridurre gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, rafforzando il ruolo attivo della persona nel suo percorso verso il recupero della salute. Per riassumere, il significato ultimo di questa nuova attività è “mettere la persona al centro”, usando scienza e umanità”.

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Nella foto, da sin.: Fabrizio Artioli, Direttore Medicina Oncologica di Area Nord; Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi; Gustavo Savino, Direttore Medicina dello Sport; Maria Grazia Lazzaretti, volontaria AMO Carpi