MONZA (ITALPRESS) – In occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, è stato inaugurato a Monza, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il secondo ristorante PizzAut gestito da ragazzi autistici. Si tratta di una nuova tappa del percorso di PizzAut, che in soli sei anni dalla sua fondazione ha raggiunto e duplicato l’obiettivo. Il capo dello Stato è stato accolto dal fondatore di PizzAut Nico Acampora, dal sindaco di Monza Paolo Pilotto, dal vicepresidente di Regione Lombardia Marco Alparone, il presidente della provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio e il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano Giovanni Raimondi. All’ingresso il Presidente ha presenziato alla benedizione dei locali, al taglio del nastro e all’esecuzione al violino dell’Inno alla Gioia da parte di una dei ragazzi di PizzAut, Andrea.
PizzAut a Monza è anche uno spazio di inclusione sociale, di formazione e di progressiva autonomia per i ragazzi e le ragazze. Infatti, nel locale di Monza che segue a quello aperto a Cassina dè Pecchi, oltre alla pizzeria, troveranno spazio le palestre di autonomia abitativa, ovvero due appartamenti dove i ragazzi saranno accompagnati in un graduale percorso di esperienza di vita autonoma. Inoltre, nelle cucine di 222 metri quadri si terranno le lezioni della PizzAut Academy, uno modello formativo che mira a preparare nuovi professionisti da inserire nel prossimo futuro nel mondo del lavoro, in future PizzAut ma non solo. A regime il locale impiegherà 25 persone, e si inizia da subito a coinvolgere i nuovi dipendenti; infatti, oggi sono stati assunti Beatrice e Gabriele che hanno firmato il loro contratto a tempo indeterminato alla presenza del presidente della Repubblica.
Il capo dello Stato ha visitato i locali e ha pranzato con i ragazzi che gli hanno dato il benvenuto urlando “Presidente, sei uno di noi”. Per l’occasione è stata creata una pizza speciale: la “Articolo 1” dedicata al primo articolo della Costituzione e realizzata con prodotti originari di territori confiscati alla Mafia e alla Camorra, tra i quali burrata campana e vino siciliano prodotto da Libera. “Grazie di avermi invitato all’inaugurazione di questo bellissimo e straordinario spazio non solo funzionale ma davvero bello, complimenti anche chi lo ha realizzato”, ha dichiarato il presidente Mattarella, esprimendo apprezzamento per la pizza. “Ho ammirato la vostra capacità, avete una professionalità di alto livello. Non mi stupisce che poco fa due ragazzi abbiano firmato poco fa un contratto a tempo indeterminato. Perchè avete professionalità e vi realizzate lavorando in maniera eccellente”, ha aggiunto.
Rivolgendosi al fondatore Acampora e a PizzAut, Mattarella di “un luogo non solo di esempio, ma di normalità perchè si lavora come tutti fanno”. “Ogni persona ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità: nessuno è uguale a un altro quindi significa che tutti devono avere la possibilità di potersi esprimere e realizzare – ha proseguito il Capo dello Stato – Nico Acampora ha creato tutto questo, vi ha dato la possibilità di esprimervi e avete dimostrato di essere bravissimi. Ed è una riconoscenza che intendo esprimere in modo sincero non solo a Nico, ma anche a chi lo ha aiutato e a voi che avete dimostrato che cosa significa impegnarsi e lavorare insieme ed essere solidali”. “Oggi inauguriamo, poi chiudiamo e saremo chiusi qui dentro per venti giorni io con il nuovo staff per conoscerci, ridere, piangere, sbagliare e imparare e fare in modo di aprire spero per il 25 aprile o al massimo per il primo maggio”, ha dichiarato il fondatore di PizzAut Nico Acampora.
“Il primo maggio assumeremo il primo ragazzo autistico a ristorante aperto. Oggi invece verranno assunti altri due ragazzi che firmeranno il contratto. A regime l’ipotesi è assumere 25 ragazzi autistici su questo ristorante”, ha aggiunto sottolineando come l’idea di PizzAut stia riscontrando interesse anche all’estero. “Ho richieste da tutta Italia per aprire PizzAut, anche dall’estero, dagli Usa e dal Belgio. C’è una famiglia di Melbourne che vuole studiare il modello e lo vuole replicare in Australia. Per questo faranno qui i volontari per due mesi”, ha concluso.

– foto ufficio stampa Quirinale –

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