Prosegue – spiega una nota del Comune – l’iniziativa informativa, messa in campo da parte dell’Amministrazione Comunale di Mirandola, volta a rendere edotti i cittadini sulle possibili ripercussioni relative al superamento dell’attuale gestione in capo ad Aimag. Le motivazioni, della strenua difesa di un patrimonio della comunità che è costantemente ed efficientemente cresciuto nei decenni, sono da ricercarsi – oltre che nella capacità assunzionale del soggetto locale ed alla sua potenzialità di indotto riversato su aziende del territorio – anche nella preservazione di quelle risorse generate dai dividenti distribuiti con i Comuni soci: risorse essenziali per continuare a puntare alla massima qualità ed efficientamento dei servizi al cittadino.

La politica di dividendi caldeggiata da Hera, durante la sua presenza nel CdA di Aimag sino allo scorso 2016 – e che di conseguenza avrebbe verosimilmente applicato anche nei successivi esercizi (dal 2017 al 2022) avrebbe comportato un calo delle entrate, per il Comune di Mirandola, per oltre un milione di euro. In questo contesto risulta quanto mai preoccupante che l’attuale Presidente del Patto di Sindacato Francesca Silvestri, abbia glissato l’invito delle Associazioni di categoria ad indire un incontro informativo/conoscitivo in merito alla situazione attuale ed alle sorti dell’Azienda. Il tutto senza nemmeno fornire una risposta a tale legittima richiesta/proposta – aggiunge la nota del Comune – .

“Dopo l’isolamento politico ed infrastrutturale, dopo aver assistito al progressivo impoverimento dei servizi dell’Ospedale Santa Maria Bianca – dichiara l’Assessore alle Politiche economiche con delega alle Partecipate, Roberto Lodiprosegue un vero e proprio saccheggio di risorse dalla bassa modenese. Continua, sostanzialmente, la totale insensibilità per questa parte della provincia che, è bene ricordarlo di tanto in tanto, rappresenta oltre il 2% del PIL nazionale. L’attuale Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Alberto Greco, totalmente avversa a questa visione e alle logiche sopra elencate, proseguirà nel suo percorso di strenua difesa, in ogni sede legittima, di tutto il Patrimonio della comunità mirandolese: il frutto del sacrificio di generazioni di lavoratori”.