Per consentire l’avvio, dalla prossima settimana, di nuove attività di chirurgia ginecologica – e non solo – nella sala operatoria presente all’interno del reparto, a servizio delle donne del Distretto di Mirandola, e più in generale di tutta la provincia, è stato necessario spostare attrezzature mobili al momento non utilizzate. Si è stabilito di portarle nel punto più vicino per lo stoccaggio, mancando al Santa Maria Bianca uno spazio adeguato per la conservazione in sicurezza. Si tratta di attrezzature leggere e facilmente spostabili mentre rimangono a Mirandola, oltre alla vasca ed altre importanti strumentazioni, tutte le apparecchiature necessarie per gestire in sicurezza un eventuale parto precipitoso e inoltre è stata allestita una nuova area dedicata nell’ambito della sala parto in acqua.
Sarà così possibile garantire un potenziamento del reparto durante il periodo di sospensione dell’attività di travaglio-parto, contribuendo non solo all’aumento dell’offerta chirurgica, ma anche al mantenimento dell’attrattività della stessa unità operativa per i professionisti che vi lavorano o vi lavoreranno.
Ogni pubblica amministrazione del Paese deve agire in base ai principi di efficienza, efficacia ed equità nella propria azione, principi ancor più validi e necessari se questa azione si compie in ambito sanitario. Giornalmente attrezzature medico-sanitarie vengono spostate nelle varie strutture sanitarie di tutta la provincia, per assicurare l’adeguatezza degli spazi e le cure ai cittadini modenesi. L’Azienda USL respinge dunque al mittente le accuse e rinnova il suo impegno a servizio delle donne di tutta la provincia, a garantire la migliore assistenza nei contesti più appropriati.