La salute mentale come bene comune. Per renderlo realtà ci vuole una città. Lunedì 8 maggio ha preso vita ufficialmente il Recovery college di Bologna.

Durante la mattinata, nell’Aula Absidale di Santa Lucia, sono state presentate le migliori esperienze internazionali sul tema della Recovery: un’occasione di dialogo e riflessione condivisa con la città per definire il futuro dei servizi della Salute Mentale, in sinergia con le risorse offerte dalle realtà dell’associazionismo, del sociale, del volontariato e dei singoli cittadini. Mentre nel pomeriggio sono partiti 13 laboratori in diversi luoghi della città, aperti a tutti: utenti, caregiver, professionisti, famiglie, o semplicemente cittadini interessati a scoprire mondi e realtà umani e professionali diverse dalle proprie.

Da confronti sul potere del dialogo e della creatività, a workshop di cucina e riflessioni sull’alimentazione, da esperienze condivise di movimento e attività fisica a visite museali e laboratori teatrali, passando per occasioni di dialogo dedicate ai più giovani, fino a proposte di policy per promuovere e proteggere il benessere mentale della comunità: questi primi laboratori mostrano le potenzialità del Recovery college di Bologna, che partirà a pieno regime a giugno con un’ampia offerta di attività.

Il Recovery college di Bologna è l’esito di un lungo processo partecipativo avviato a marzo dello scorso anno, durante il quale si è costituito un primo gruppo di lavoro interessato a conoscere e sperimentare insieme diverse attività di recovery nel territorio bolognese, con il supporto metodologico e scientifico dell’Università di Bologna. L’idea di base è che ciascuno di noi possa essere “studente del proprio benessere” attraverso percorsi formativi di gruppo, per maturare consapevolezze e azioni concrete, utili nei singoli e diversi percorsi di vita di ciascuno.

In questo scenario la proposta del Recovery college è un’opportunità aperta a tutti coloro che intendono mettersi in un gioco in una prospettiva di cambiamento: utenti dei servizi, operatori, cittadini ma anche l’organizzazione ed i servizi stessi. Un modo per rinnovare i servizi della Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna, a fronte dei sempre nuovi bisogni espressi dagli utenti e delle risorse offerte dai contesti locali e distrettuali.

L’interazione fra Recovery college – come luogo della progettazione individualizzata – e la città – come sistema di opportunità inclusive per tutti, nessuno escluso – può fare la differenza in termini di qualità dei percorsi di cura e di garanzia dei diritti di cittadinanza. Grazie al contributo della comunità scientifica dell’Università di Bologna, il Recovery college potrà divenire anche un luogo in cui avviare progetti di ricerca per il consolidamento e l’innovazione dei servizi stessi.