Felice di essere reggiano”, ha detto Roberto Saviano dopo aver ricevuto la Cittadinanza onoraria di Reggio Emilia dal sindaco Luca Vecchi, ieri sera in un teatro Municipale ‘Romolo Valli’ gremito di spettatori, prima di parlare di Giovanni Falcone a partire dal suo ultimo libro, Solo è il coraggio (Bompiani, 2022) e dopo aver incontrato in mattinata, sullo stesso tema – il magistrato e la sua solitudine di testimone di verità e giustizia – gli studenti reggiani. Gli appuntamenti erano organizzati dalla Fondazione I Teatri.

Tra le ovazioni del pubblico, il giornalista e scrittore ha aggiunto: “Vado fiero di questa Cittadinanza onoraria e ne sono molto grato, perché quando si aggiunge una cittadinanza il messaggio è molto forte. Vuol dire che c’è una comunità che è felice di averti con sé, nel momento in cui molte comunità segnalano la voglia di cancellarti dalla loro. Questo vuol dire accrescere le tue possibilità di essere un ‘noi’ e di non essere sempre solo in guerra, e questo è impagabile. Mi state dicendo: vogliamo che tu sia qui e con noi; ed è importante per me sapere di avere un luogo e delle persone con cui poter non essere solo”.

“Roberto, ti consegniamo oggi personalmente la nostra Cittadinanza, a 15 anni di distanza dalla deliberazione del conferimento da parte del Consiglio comunale – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Non ci è stato possibile farlo prima in questo modo così partecipato e diretto, ma il tempo non ha certo scalfito le ragioni di questo conferimento, che sono sempre vive e rafforzate. La tua vita è stata e continua ad essere una testimonianza contro le mafie, un impegno che è costato minacce, rinunce pesanti, rischi della vita, la scorta… Una testimonianza versata nella scrittura con una passione e una profondità che ti hanno reso punto di riferimento di tutti gli italiani”.

“In questi anni – ha aggiunto il sindaco – Reggio Emilia è cambiata: ha dovuto misurarsi con le infiltrazioni mafiose. Ma la città del Tricolore, Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza, è una città in grado di capire, è abituata a resistere, attraversata da un senso etico e della legalità: Reggio Emilia riconosce nei tuoi valori i suoi valori. Qui tu puoi sentirti a casa, poiché lo spirito di accoglienza e di solidarietà, tratto antropologico di questa terra, c’è e ci sarà sempre”.

“Oggi è una giornata doppiamente significativa – ha detto il presidente del Consiglio comunale Matteo Iori – perché consegniamo la Cittadinanza onoraria a Roberto Saviano nel giorno in cui ricorre l’anniversario di un altro grande testimone contro le mafie, Peppino Impastato. A 26 anni Roberto Saviano ricevette le prime minacce del clan dei Casalesi. Da allora, per motivi di sicurezza, ha intrapreso una vita di privazioni, isolamento, solitudine. Sin dall’antichità, i Romani conferivano la Cittadinanza onoraria a coloro che avevano servito e onorato lo Stato e la comunità. Sono la stessa stima e onore che riserviamo a Roberto Saviano, che ringrazio della sua vicinanza. La nostra città ti è a sua volta accanto e ti è grata”.

 

Il sindaco ha poi letto, dalla pergamena, la motivazione della Cittadinanza onoraria:

“In segno di profonda riconoscenza

per l’impegno, il coraggio, la passione civile ogni giorno testimoniata,

con la forza della propria scrittura,

al servizio della battaglia per la legalità, i diritti

e per la sconfitta del grande potere criminale e mafioso”.