La Polizia Locale ha sanzionato per oltre seimila euro un giovane fermato su una pista ciclabile a bordo di un veicolo manomesso: il mezzo, che all’apparenza poteva sembrare una bicicletta “elettrica”, era stato in realtà trasformato in un ciclomotore, sia per la velocità raggiungibile (20 km orari, oltre il triplo della bici “a pedalata assistita”), sia perché privato dei pedali.

Da qui una serie di contestazioni al conducente, che era senza i previsti casco, polizza, patente e immatricolazione, per di più su una ciclabile.

L’uomo, un ventenne residente in città, è stato fermato da una pattuglia in servizio di ordinario controllo del territorio: gli agenti hanno visto arrivare un “ciclista” a velocità sostenuta, notando però che non pedalava mai – cosa invece necessaria anche nelle biciclette “elettriche”.

Una volta controllato, il mezzo risultava dotato di motorino elettrico, di un acceleratore sul manubrio e di tachimetro a display: insomma, non una bicicletta “a pedalata assistita”, ma un vero e proprio ciclomotore elettrico non immatricolato, frutto di manomissione per ottenere prestazioni appunto da motorino anziché da bici. Da qui le sanzioni, e il sequestro del veicolo per la successiva confisca.