Un minuto di silenzio. E’ iniziato così il pre event di Festival della Giustizia Penale presso Florim Ceramiche. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime e le alluvioni che stanno flagellando la Romagna.

E il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si è collegato per un saluto breve, ma molto significativo: «L’Emilia-Romagna è nuovamente ferita, questo è davvero un nuovo terremoto a 11 anni dal 2012. Chiediamo al Governo, che ci è vicino in questa fase (ho apprezzato molto che la primo ministro Meloni si sia collegata durante il viaggio per il G7 in Giappone), la sospensione degli adempimenti fiscali, dei mutui e delle incombenze giudiziarie, la difesa per lavoratrici e lavoratori, anche stagionali e per i tempi determinati, e i danni per le famiglie, le imprese e i cittadini, oltre alle risorse per infrastrutture e dissesto idrogeologico. Di irreparabile ci sono solo le vite delle vittime, per tutto il resto sarà dura, sarà durissima, ma non ho dubbi che ancora una volta l’Emilia-Romagna e la sua gente sapranno reagire».

Guido Sola, presidente di Festival Giustizia Penale, ha aperto così i lavori: «In questi giorni la nostra regione è stata funestata da una catastrofe, abbiamo ritenuto di andare comunque avanti perché non facciamo una festa, ma un Festival, un momento di approfondimento, di confronto, di scambio di idee, di dialogo che quest’anno mette al centro le tematiche dell’impresa, del lavoro, della giustizia.

Quella che stiamo proponendo è una scommessa, ma come comitato organizzatore l’abbiamo accettata con entusiasmo, perché la versa forza di questa kermesse è dovuta al fatto che questa iniziativa è costituita da diverse anime. Il Festival è nato nel 2019 proprio perché in questa società malata di populismo e giustizialismo, parlare di garantismo sembra strano. Non a caso anche quest’anno ospiteremo vittime di errori giudiziari: se si rispettassero sempre le regole si mitigherebbe il rischio di commettere questi gravi errori».

Claudio Lucchese, presidente di Florim Ceramiche, ha salutato i numerosi presenti, tra questi i sindaci del territorio e varie altre autorità. Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e al Made in Italy ha inviato un videomessaggio: «Stiamo lavorando sulla doppia transizione, verde e digitale, e vogliamo razionalizzare gli incentivi. Possiamo attrarre investimenti stranieri solo con norme chiare e semplificate, in questo senso il nuovo Dl concorrenza potrà far crescere e incentivare gli investimenti, e proprio per attrarre investitori dall’estero stiamo lavorando con una struttura ad hoc. Inoltre stiamo lavorando per un fondo apposito per sostenere il Made in Italy, per valorizzare la reale produzione in Italia, anche attraverso la lotta alle contraffazioni e al cosiddetto ‘italian sounding’. Concludo ricordando ciò che sta accadendo nella nostra regione, per esprimere il mio sostegno a chi si sta prodigando, assicurando che il Governo centrale farà la sua parte nel sostegno e nella ricostruzione».

Hanno preso poi la parola Roberto Ricco, presidente della Camera Penale di Modena («Abbiamo coinvolto tante persone e tanti ordini professionali, questo è un grande risultato per noi. Questo tema è molto emiliano, parlare di impresa vuol dire parlare di Modena e della nostra regione») e Luca Luparia Donati, direttore scientifico del festival che ha illustrato il programma e ha sottolineato: «Parleremo di legalità d’impresa, di modelli organizzativi virtuosi delle aziende, di sostenibilità ambientale, di lavoro con tante sfaccettature. Con una apertura molto importante anche all’estero. Ma la giustizia penale può anche essere un ostacolo, ci sono sessioni in cui si parlerà anche del processo mediatico. Tanti temi, tante esperienze di vita: tutto questo è Festival della Giustizia Penale».