E’ stata pubblicata l’ordinanza comunale n.8 a tema “PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA INSETTI VETTORI E, IN PARTICOLARE, DI ZANZARA TIGRE (Aedes albopictus) e ZANZARA COMUNE (Culex spp.)”.

Con questo atto, in vigore dal 1 maggio al 31 ottobre, si avvia la campagna di protezione e sensibilizzazione che stabilisce le azioni e gli interventi per combattere e prevenire i potenziali rischi collegati a questi insetti, necessaria per tutelare la salute pubblica in considerazione del fatto che in Italia nel 2007 e nel 2017 si sono manifestate epidemie di febbre da Chikungunya, che nel 2018 si sono verificati numerosi casi di West Nile e che l’Italia è risultata essere ancora interessata da eventi e situazioni di emergenza sanitaria direttamente collegabili a zanzare, vettori accertati di arbovirosi, comportanti un grave pericolo incombente, di dimensioni tali da costituire una concreta ed effettiva minaccia per la salute dei cittadini. Per tale motivo si rende necessario provvedere alla regolamentazione ed all’imposizione di prescrizioni idonee a prevenirne e limitarne la diffusione. Fatti salvi gli interventi di competenza del Servizio Sanitario pubblico relativi alla sorveglianza ed al controllo dei casi accertati o sospetti di malattie trasmesse da insetti vettori, l’intervento principale per la prevenzione di queste malattie è la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare, agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi. La lotta agli adulti è da considerare solo in via straordinaria, inserita all’interno di una logica di lotta integrata, e mirata su siti specifici, dove i livelli di infestazione superano la soglia di sopportazione, azione che assume quindi la connotazione di intervento a corollario e non deve essere considerata mezzo da adottarsi a calendario ma sempre e solo a seguito di verifica del livello di infestazione presente.
Le informazioni utili a ottenere risultati significativi, invece, riguardano tutta la popolazione, soggetti pubblici e privati, strutture sanitarie e socio-assistenziali, nonché imprese e responsabili di aree particolarmente critiche, quali cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, vivai e altre attività produttive e commerciali che possano dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale (gommisti, autodemolizioni, ecc).

Per prevenire e monitorare eventuali trasmissioni di malattie, resta imprescindibile un’azione di prevenzione congiunta di Regione, Comune e cittadini. Si ricordano, in sintesi, gli interventi e gli obblighi dei vari soggetti chiamati a partecipare a questa importante strategia di prevenzione

Cosa fa la Regione

Il Servizio Sanitario Regionale è tenuto a sorvegliare la diffusione delle malattie trasmesse da vettori e a supportare le Amministrazioni nelle attività di monitoraggio entomologico, nella programmazione degli interventi di lotta al vettore e nell’attuazione di progetti di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini anche attraverso la produzione di strumenti operativi. Il Gruppo Tecnico regionale collabora alla stesura e attuazione del Piano regionale arbovirosi e contribuisce a sviluppare, a livello locale, le declinazioni operative dei programmi e delle azioni individuate in ambito regionale, nel contesto di una programmazione coordinata che tenga conto della situazione specifica e delle realtà locali (dimensioni territoriali, intensità dell’infestazione, ecc.).

Cosa fa il Comune di Campogalliano

Da anni il Comune di Campogalliano si impegna a effettuare mensilmente, tramite ditta incaricata (da aprile a settembre), trattamenti larvicidi, come indicato dall’Assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. L’operazione viene eseguita nei tombini, nelle caditoie e in tutti i potenziali ristagni d’acqua delle aree pubbliche di Campogalliano. Solo in casi straordinari di emergenza epidemiologica, causata da insetti vettori, è possibile un’operazione ulteriore di disinfestazione con trattamenti adulticidi.

Cosa devono fare i cittadini

La lotta alle zanzare non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. I luoghi a rischio di infestazione da zanzara tigre nelle aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del totale. Il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. E’ quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza.

L’ordinanza della Sindaca stabilisce:
1) il divieto di abbandono, definitivo o temporaneo, negli spazi pubblici e privati, di potenziali contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana o stagnante        ;
2) l’obbligo di svuotamento dei contenitori d’acqua stagnante, al fine di evitare accumuli idrici di acqua piovana. Diversamente, procedere alla chiusura del contenitore mediante rete zanzariera;
3) l’obbligo di trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, e qualunque altro contenitore ineliminabile, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida;
4) l’obbligo di tenere sgombri i cortili privati da erbacce, sterpi, rifiuti di ogni genere, sistemandoli in modo da evitare il ristagno d’acqua;
5) l’obbligo di svuotare fontane o piscine inattive, eseguendo adeguati trattamenti larvicidi;
6) lo svuotamento, nei cimiteri, dell’acqua stagnante dei portafiori e il loro riempimento – qualora non si disponesse di prodotti larvicidi – con sabbia umida.
L’ordinanza prevede inoltre che eventuali trattamenti adulticidi, eseguiti in spazi privati, compresi quelli effettuati con impianti automatici di distribuzione di prodotti, debbano essere comunicati preventivamente, mediante l’allegato A presente nell’ordinanza, al Comune di Campogalliano e al Servizio Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena (i recapiti sono indicati nell’ordinanza). I trattamenti adulticidi, in spazi privati,  possono essere eseguiti solo in casi straordinari, secondo le procedure indicate nell’ordinanza.
Le violazioni dell’ordinanza sono accertate e sanzionate secondo quanto previsto dalla L.n. 689/1981, dalla Legge Regione Emilia-Romagna n. 21/1984 e dall’art 7 bis del Decreto Legislativo n. 267/2000.

Per saperne di più:
https://www.zanzaratigreonline.it/it
http://www.ausl.mo.it/dsp/zanzara