Una raccolta differenziata da primato e controlli diffusi sul territorio per evitare gli abbandoni di rifiuti e comportamenti illegali o maleducati degli utenti. La tutela ambientale, confermata dai numeri sulla raccolta differenziata che si attesta stabilmente oltre l’80%, passa anche attraverso il controllo del territorio per evitare gli abusi. Per questo a Reggio Emilia sono in via di attivazione tre squadre di accertatori, composte da due agenti ciascuna, che opereranno sulla base di una programmazione mensile su tutto il territorio comunale.

Gli accertatori sono ripartiti all’interno di tre zone di intervento che coprono il territorio del Comune di Reggio Emilia.

La prima squadra che vigilerà in centro storico effettuerà un controllo giornaliero, la seconda squadra, assegnata alla zona urbana, farà un controllo settimanale a rotazione all’interno delle sei zone di raccolta. Infine la terza squadra avrà il compito di vigilare all’interno della zona forese, con un controllo settimanale a rotazione delle sei zone di raccolta.

Gli agenti accertatori sono dipendenti di Iren Ambiente, hanno superato un corso regionale di Atesir e un corso ulteriore svolto dalla Polizia locale di Reggio Emilia. L’obiettivo degli accertatori sarà di svolgere verifiche mirate sul territorio comunale, per prevenire comportamenti scorretti e atti di maleducazione; solo in subordine gli accertatori agiranno in chiave sanzionatoria, rilevando le violazioni al regolamento.

La priorità sarà quella di intervenire presso le utenze prive di contenitori (kit) o che non lo utilizzano, cioè dove il rilevamento degli svuotamenti è pari a zero, e controllare comportamenti non corretti quali l’abbandono rifiuti o le errate esposizioni. Nel caso d’inadempienza alle indicazioni fornite dagli agenti o dal momento in cui gli accertatori riscontreranno violazioni come l’abbandono di rifiuti oppure errate esposizioni, si procederà con le sanzioni previste dal regolamento Atersir e Tcp.

“I dati sui risultati della Raccolta differenziata sono molto positivi e pongono il Comune di Reggio Emilia tra le eccellenze a livello nazionale – ha detto il sindaco Luca Vecchi  – Questo risultato è merito prima di tutto della sensibilità, del senso civico e della quotidiana collaborazione dei cittadini, oltre che del lavoro di Iren e delle scelte strategiche dell’Amministrazione comunale si da quando scelse di spegnere l’inceneritore. E oggi, molti materiali che avrebbero potuto prendere la strada della discarica, vengono invece attivamente recuperati, con chiari benefici economici e ambientali. Purtroppo anche da noi si verificano episodi non conformi alle norme. Da qui l’implementazione degli agenti accertatori di Iren, che hanno prima di tutto il compito di sensibilizzare ulteriormente su una differenziazione adeguata, spiegando al cittadino quali errori commette e dandogli le indicazioni per una corretta gestione dei rifiuti. Il regolamento in materia è quello di Atersir, che consente inoltre agli agenti di sanzionare chi abbandona rifiuti. Il tutto in coordinamento con la Polizia locale e in accordo con l’Amministrazione comunale”.

La città ha da anni raggiunto un importante risultato sulla raccolta differenziata. Oggi siamo in una nuova fase, in cui non basta più differenziare: occorre anche ridurre la produzione dei rifiuti, responsabilizzando i cittadini anche in questa direzione, rendendo ancor più sistematici e capillari i controlli, ma anche facilitando il più possibile la comprensione delle regole – dice Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per la Sostenibilità – L’introduzione di nuovi accertatori, assieme a quella degli addetti alla nettezza urbana di quartiere, fa parte di una serie di azioni volte ad ampliare il più possibile gli strumenti per arrivare a tutte le famiglie reggiane, in chiave educativa e formativa oltre che informativa. Un percorso che intendiamo fare insieme alla città e per la città”.

Durante i controlli gli agenti procederanno a verificare l’esposizione e l’abbandono dei rifiuti urbani, a controllare le dotazioni dei contenitori per la raccolta, a controllare l’effettiva pratica del compostaggio domestico, a monitorare le microdiscariche e gli abbandoni dei rifiuti, solo per citare le attività più rilevanti, non ultima quella informativa nei confronti della cittadinanza che spesso commette errori di esposizione in giornate sbagliate o ad orari non previsti, per i quali gli agenti potranno eseguire attività di formazione sulle corrette modalità di gestione dei rifiuti oppure, in caso di utenze irreperibili, potranno rilasciare un apposito avviso presso il domicilio o la residenza.

“Voglio sottolineare che l’agente accertatore, durante lo svolgimento delle attività programmate, esercita un’azione di controllo sul territorio innanzitutto in chiave preventiva, e solo in subordine in chiave sanzionatoria verso gli utenti – ha rilevato l’amministratore delegato di Iren Ambiente Eugenio BertoliniI principali controlli riguardano le esposizioni anticipate, il mancato ritiro dei contenitori dopo la vuotatura, il mancato utilizzo o ritiro del kit per praticare la raccolta, l’abbandono di sacchi, di rifiuti ingombranti o la verifica di microdiscariche. Gli agenti, che nello svolgimento delle proprie funzioni sono pubblici ufficiali, sono riconoscibili per il mezzo utilizzato che riporta il logo Iren e per la divisa gialla con pettorina ove è indicata la scritta agente accertatore, oltre che – naturalmente – attraverso il tesserino di riconoscimento”.

Nel corso del 2023 sono stati effettuati 1.034 controlli, elevate 179 contravvenzioni per un ammontare complessivo di circa 33.000 euro. Le sanzioni vengono applicate seguendo il regolamento Atersir (attività di vigilanza in materia di raccolta e conferimento dei rifiuti) e le disposizioni di legge D.Lgs 152/2006.

Gli agenti accertatori vengono attivati su indicazione del Comune, ma anche da parte dei cittadini, che possono contattare il Numero verde di Iren 800 212607.