Diventare freelance, un libero professionista, è ormai un’idea sempre più radicata nella nostra società. Viviamo nell’era digitale, e possiamo davvero lavorare ovunque, con il PC, internet e tutti gli strumenti utili. Naturalmente, però, è importante anche essere lungimiranti, e magari fare un confronto delle assicurazioni infortuni e malattia, dal momento in cui, contrariamente al lavoro da dipendente, non si ha alcuna certezza di ricevere un indennizzo.

I vantaggi del lavoro da libero professionista

Ci sono molti motivi per cui valutare un lavoro da libero professionista: si ha l’assoluta libertà di scelta dei progetti, dei clienti, del luogo in cui lavorare. È possibile investire in progetti in cui si crede veramente e che oltretutto permettono di esprimere al meglio le proprie capacità.

Va menzionata la possibilità di lavorare quando e dove vogliamo, senza alcun limite di orario, a parte per le scadenze dei progetti. Naturalmente, in base anche al lavoro scelto, è possibile guadagnare abbastanza. L’importante, però, è prendere le misure preventive necessarie, come valutare un’assicurazione in caso di infortuni o malattia.

Cosa serve per diventare freelance?

Le competenze possono assolutamente variare in base al campo di applicazione. Chi lavora come copywriter, ha bisogno di conoscere il mondo della SEO, della comunicazione. Ma è solo un esempio per far comprendere che è il lavoro a dettare le competenze.

Naturalmente, alcuni aspetti sono uguali per tutti: bisogna avere una forte etica del lavoro. Come freelance, siamo noi i responsabili delle nostre attività, dei nostri clienti, e quindi dobbiamo svolgere tutto al meglio.

Quanto è utile trovare nicchia?

Per avere successo come libero professionista, è possibile anche trovare una “nicchia”, ovvero una professione legata a un settore specifico altamente richiesta, ma con poche disponibilità. Anche all’interno di una professione ci si può distinguere dalla concorrenza, magari offrendo servizi innovativi o personalizzati.

Come iniziare l’attività da libero professionista

Ci sono alcuni passaggi da fare: dopo aver scelto la professione e l’eventuale nicchia, è fondamentale creare la propria attività e iniziare a sponsorizzare il proprio nome e lavoro, dopo aver aperto la Partita IVA, stabiliti i metodi di pagamento e fatto l’assicurazione.

È essenziale anche la creazione di un portfolio, sempre utile per promuovere i propri servizi e per dimostrare anche i talenti e le abilità. Il portfolio deve essere ben organizzato e facile da navigare, ma soprattutto deve parlare dell’attività e dei valori, così da invogliare il cliente a chiedere un preventivo.

Come trovare i clienti?

L’inizio è indubbiamente il momento più difficile della carriera di un freelance, perché bisogna prepararsi a impegnarsi seriamente, a sponsorizzare il proprio nome, a farsi conoscere, a dimostrare che si è perfettamente in grado di svolgere quel preciso lavoro.

Il portfolio può anche essere caricato su un sito, o magari su una piattaforma di lavori online, o ancora può essere inviato alle aziende. Presentarsi è il primo passo, così da richiedere un contatto.

Si può anche valutare di aprire un profilo sui social network, in base alla tipologia di lavoro. In questo modo il pubblico è sicuramente più ampio, ma non dimentichiamo mai di creare il nostro target: il nostro cliente tipo, ovvero la persona a cui è destinato il servizio.