EL GRITO – Johann Sebastian Circus – photo Mauro Landi

Anche quest’anno Concentrico Festival trasformerà la città di Carpi nel palcoscenico più grande d’Italia. Nella nuova location al Parco della Cappuccina in Viale dei Cipressi si susseguiranno dal 9 al 18 giugno 2023 spettacoli, musica e performance artistiche.

La vasta metratura del parco carpigiano sarà suddivisa in 4 aree spettacolo per esperire tutte le forme del teatro e del circo contemporaneo: chapiteau, arena, palco principale e una piccola e intima roulotte.

Dal 9 al 12 giugno alle ore 21 lo chapiteau ospiterà lo spettacolo in replica del Circo El Grito Johann Sebastian Circus (foto), un’opera sognante sul connubio tra circo e musica. Basato su un ipotetico ritorno sulla terra di Johann Sebastian Bach ai nostri giorni, dopo un prolungato ritiro dalle scene durato più di duecentocinquanta anni, il genio della musica con pianoforte elettrico, batteria e sintetizzatore accompagnerà con la sua musica una spericolata acrobata aerea e un clown in una ricerca profondamente metaforica.
I fondatori della compagnia Fabiana Ruiz Diaz (Uruguay) e Giacomo Costantini (Italia) sono considerati i pionieri del circo contemporaneo in Italia e rappresentano l’anello di congiunzione tra il circo tradizionale e la sperimentazione dei più disparati e differenti linguaggi artistici. I loro spettacoli si muovono al confine fra circo, musica, danza, magia, teatro e letteratura. Sono i fondatori dello Stabile di Innovazione Circense – SIC, centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo. Con oltre 15 anni di attività, sono stati il primo circo contemporaneo ad essere riconosciuto dal Ministero Italiano della Cultura.

Nell’arena a cielo aperto sarà possibile vedere, sempre in replica negli stessi giorni, (dal 9 al 12 giugno) lo spettacolo Hop-Hop di Simone Romanò, basato sulle arti circensi, sulla clownerie e l’interazione con il pubblico.
L’artista romano entrato in contatto con il mondo del circo all’età di diciannove anni, ha imparato e perfezionato le sue abilità studiando nella scuola circense di Madrid e diplomandosi a Londra nello stesso indirizzo. Con la sua arte ha girato in ogni parte del mondo dando prova delle sue abilità su piste, teatri di cabaret, piazze e strade. Dal 2013 è stabile in Italia, direttore artistico e organizzatore degli eventi dell’associazione “Il Circo Verde” di promozione di arte e spettacoli circensi in contesti naturalmente sostenibili.

Sul palco principale andranno in scena i grandi eventi gratuiti eccezionali: il 10 giugno la compagnia del Teatro dei Venti torna, dopo la prima nazionale a Concentrico 2018 e una tournée internazionale con l’imponente spettacolo vincitore del premio Ubu 2019 come miglior allestimento scenico, Moby Dick.
Venti marinai, una nave, l’ombra di Achab e la paura che urla all’abisso, una storia dell’oscuro desiderio di vendetta dell’uomo contro la natura.
Attiva dal 2005, Teatro dei Venti, è una compagnia teatrale di Modena che realizza spettacoli e progetti che accostano creatività e comunità per una coesione sociale più efficace.

Heinz Baut (11 giugno) di Traber Produktion porterà la costruzione solitaria di una torre effimera che attraversa l’Europa da più di 12 anni, una poetica installazione alla ricerca della conoscenza che comincia con quarantasette pali a terra e un uomo che li intreccia e li lega costruendo una torre che svetta verso il cielo.
Julian Bellini nasce in Germania, lavora in Africa occidentale con vari progetti riguardanti la gioventù e l’infanzia. Il suo percorso circense comincia prima alla scuola di Ginevra, passando poi alla scuola Carampa a Madrid e infine al Théâtre-Cirqule a Ginevra. Da allora, lavora anche in progetti di altri, come giocoliere, performer, tecnico, narratore e tanto altro. Si lancia nella costruzione di un teatro itinerante e quasi autonomo, che diventa il Bellini BimBam Theatre.

La roulotte di Compagnia Samovar con Officina Oceanografica Sentimentale proporrà, (dal 9 al 12 giugno), uno spettacolo intimo di spatole, rotelle e onde solo per 7 viaggiatori, 15 minuti di apnea per capire com’è profondo il mare, perché il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare.
La Compagnia Samovar è un intreccio artistico di clown musicale, teatro comico-poetico e marchingegni.

Un’altra area del parco sarà dedicata al servizio food & beverage in collaborazione con Nonno Pep che darà vita a Pep in the Park, aperto tutti i giorni della manifestazione: non solo birra artigianale ma anche cocktail e un ricco menù, concerti e djset gratuiti a orario aperitivo prima degli spettacoli: Eleonora SugarKane (9 giugno ore 19), Acqualong Dj (10 giugno ore 19), Piro Dj (11 giugno ore 19) e le band locali Creampied e Ventre (12 giugno ore 19).

La rassegna si arricchisce inoltre di una serie di eventi speciali gratuiti che attraverseranno Corso Roma sfruttando la nuova destinazione pedonale durante le domeniche del festival: domenica 11 giugno alle ore 18 tutti sono invitati a partecipare alla camminata performativa Nebulosa a cura di Neon Aps collettivo attivз nell’ambito della rigenerazione del patrimonio culturale e del paesaggio, sperimentatorз del movimento e delle performing arts come strumento di racconto e conoscenza, la camminata prevede piccole apparizioni performative e soste per l’ascolto di materiali audio, il pubblico è protagonista e veicolo di una riflessione su temi contemporanei e universali.

Concentrico Art per questa nuova edizione realizzerà un intervento site- specific con la creazione di un’opera di land art dal titolo Climate Uchronia, che verrà posizionata al Parco della Cappuccina durante la manifestazione. L’opera sarà frutto di un progetto collettivo partecipato che parte da un concept di Andrea Saltini: le attività umane e il loro conseguente consumo di CO2 stanno modificando l’atmosfera globale del pianeta, Climate Uchronia è la costruzione di un fiume simulato – riprodotto da un intreccio di rami secchi – che ricoprirà il letto di un canale artificiale (privo d’acqua) già presente in loco. Il progetto fa riferimento al modo in cui la nostra percezione delle condizioni ambientali, naturali o artificiali viene influenzata dal cambiamento climatico e si integra sulla percezione delle possibili influenze del clima sul nostro modo di immaginare e vedere funzioni e forme “dell’architettura”. Gli artisti coinvolti: Andrea Saltini, Insetti Xilografi, Giulia Zerbini Marenzi (Settedifiori studio), Anna Paparozzi (Freelance Fiorist), Elena Malagoli (Elena Artigiana Floreale). In collaborazione con: i laboratori formativi Cantiere Concentrico, Concentrico Factory 2.0 e IPSIA Vallauri di Carpi.

L’inaugurazione della sezione arte si terrà venerdì 9 giugno alle ore 21.30, alla presenza degli artisti.

Concentrico Festival, la cui direzione artistica è affidata sin dalla prima edizione ad Andrea Rostovi e Maddalena Caliumi e che vede Chiara Pattacini come direttrice di produzione, è ideato e organizzato dall’Associazione culturale AppenAppena – Aps, con il patrocinio del Comune di Carpi e Regione Emilia Romagna, il contributo di Fondazione Marchesini Act, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il sostegno e la collaborazione di diversi sponsor.

Concentrico Festival prevede sia spettacoli a pagamento che eventi a ingresso gratuito.

I biglietti si potranno acquistare presso l’Ex mercato coperto in Piazzale Ramazzini 50 a Carpi (dal 5 maggio al 6 giugno tutti i giorni 10.30/13 – 17-21 ), presso l’infopoint al Parco della Cappuccina durante la manifestazione a partire dal 9 giugno, oppure online attraverso la piattaforma Dice (https://dice.fm).
Per informazioni e prenotazioni: T. +39 338 2923478 (WhatsApp), info@concentricofestival.it,  www.concentricofestival.it.

Fin dalla prima edizione, l’ammonite fossile costituisce l’immagine guida del Festival: oltre ad essere una forma concentrica, essa è custodita nei marmi che rivestono i portici del centro cittadino: un tesoro nascosto da scoprire.

L’associazione culturale AppenAppena – Aps ha come mission la promozione dell’arte e della cultura. L’attività principale è la progettazione e la realizzazione di eventi e festival a cui si unisce un’attenta ricerca in campo artistico e organizzativo. L’AppenAppena è un incubatore di novità e competenze professionali, un team di riferimento per sperimentare nuove forme di aggregazione e modalità di creazione.